Acqua, in arrivo gli aumenti delle tariffe: ecco le cifre

Convocata l'assemblea dei sindaci per varare l'aumento delle tariffe dell'acqua. Pesano gli aumenti dell'energia elettrica, i soldi da dare alle Bonifiche, i morosi che non pagano. Sono milioni in più

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Le tariffe dell’acqua aumenteranno. E già così non è una buona notizia. Di quanto, si vedrà. Deciderà l’assemblea dei sindaci dell’EgAto4, che l’Ufficio di Presidenza dell’ente ha oggi convocato per il 27 giugno. Ma le cifre sono alte.

La richiesta del gestore Acqualatina, è sul tavolo. E richiede che aumentino le tariffe idriche nell’Ato4: quello della provincia di Latina più Anzio e Nettuno e alcuni Comuni della provincia di Frosinone.

Alla base dell’aumento

Tre i fattori di incremento. Il primo è quello della sentenza del Tribunale di Roma del febbraio scorso; dopo il Consiglio di Stato, stabilì la fondatezza della legge regionale in favore dei Consorzi di Bonifica, statuendo la legittimità dei canoni annuali da versare, fissati dalla Regione Lazio, oltretutto con rivalutazione annuale secondo l’Istat. Questi canoni, contro i quali Acqualatina aveva posto le proprie ragioni, andranno versati. E andranno in parte in tariffa.

La cifra è impressionante: appelli futuri a parte, si parla oggi di quasi 12 milioni di euro, da spalmare negli anni.

Il secondo tema è quello dell’aumento dei costi, in particolare quelli energetici. Rispetto alle annualità precedenti, si tratta di un incremento di 9 milioni di euro.

Il terzo tema è infine quello del recupero della morosità. In questo caso, le cifre sono elevatissime: dal 2003, anno della sua nascita, al 2021, Acqualatina vanta un credito di 156 milioni di euro (28,6 milioni dei quali nel solo Comune di Latina, e 25,2 in quello di Aprilia), suddivisi tra le diverse tipologie di utenze. Ma il grosso è quello delle residenziali.

La gente non paga l’acqua

Quanto chiede quindi di riconoscere Acqualatina? È scritto nella relazione sulle morosità: «In considerazione del fatto che con deliberazione n.12 del 25 giugno 2021 la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia dell’ATO4 è stato riconosciuto a conguaglio solamente l’extra-costo di morosità da riconoscere nelle annualità tariffarie 2022-2023 riferito agli anni 2020-2021 e quantificato in 9,12 milioni di euro (di cui 4,34 milioni nell’annualità del 2022 e 4,78 milioni nell’annualità del 2023), si richiede il riconoscimento di ulteriori 24,83 milioni di euro di extra-costi di morosità, dati dalla differenza tra quanto già richiesto nel MTI3 (33,96 milioni di euro) e quanto già riconosciuto nel MTI3 (9,12 milioni di euro)».

Ma, all’uscita dall’odierno ufficio di presidenza, i sindaci del comitato ristretto fanno sapere che sarà riconosciuta solo «una piccola parte» dell’aumento dei costi energetici. Così come sarà «contenuto» l’aumento derivante dal recupero della morosità, rispetto a quanto richiesto dal gestore.

Sarà però l’assemblea dei sindaci, il 27 giugno, a stabilire con precisione di quanto aumenteranno le tariffe, fissando la percentuale di riconoscimento rispetto alle richieste del gestore.