Acqua, la tariffa aumenta ma solo sulla carta

Via alla revisione delle tariffe dell'acqua. I sindaci tagliano oltre 5 milioni dei costi presentati da Acea Ato5. Non ci saranno stangate. L'analisi dei costi: paghiamo la rete troppo vecchia e le liti del passato. I finanziamenti per i lavori: si cerca nel Recovery

Via libera all’aggiornamento delle tariffe dell’acqua in provincia di Frosinone. Aumenteranno: ma non quanto chiedeva Acea Ato5. I sindaci hanno detto No ed hanno tagliato 5,5 milioni di spese. Se sia una vittoria o una sconfitta è questione di punti di vista.

I numeri

A deliberare l’aggiornamento delle tariffe nel pomeriggio è stata l’Assemblea dei Sindaci. Niente assembramento nel Salone di Rappresentanza della Provincia come avvenuto finora: la seduta si è tenuta in videoconferenza per rispettare le norme anti Covid.

L’assemblea dei sindaci Ato5 lo scorso anno al Fornaci

Quella di oggi è stata la riunione che si tiene ogni quattro anni per revisionare le tariffe. Tiene conto delle spese, degli investimenti, valuta una serie di parametri.

Acea Ato5 ha presentato i suoi costi per l’anno 2020: spese pari a 85 milioni e 315mila euro. La Segreteria Tecnica che assiste i sindaci ha tagliato circa 5,5 milioni di quelle spese: ha ritenuto ammissibili spese per 79 milioni e 586mila euro.

In base alle considerazioni fatte dai sindaci la tariffa aumenterà del 4,2 per il 2020; per quello stesso anno, Acea aveva applicato un aumento del 7,7% in attesa di questo voto; ora si vedrà se la differenza verrà restituita in bolletta o verrà usata per abbattere altre somme che il gestore doveva ricevere. Tra due anni ci si rivede per aggiornare le tariffe del biennio successivo: sul quale però sono state fatte già le proiezioni. Secondo le quali ci sarà un aumento del 3,3% per il 2022. Poi nel 2023 le tariffe inizieranno per la prima volta ad abbassarsi rispetto all’anno precedente: nel 2023 diminuiranno dell’1,3% rispetto al 2022

All’atto pratico? La tariffa cresce solo sulla carta: in considerazione degli aumenti già in corso non ci saranno stangate per i cittadini sulle prossime bollette.

Oltre i numeri

Le nuove tubazioni in ghisa

La tariffa, oltre ad una scelta basata sui numeri è anche una scelta di carattere poitico.

A pesare molto sulla tariffa applicata in provincia di Frosinone sono tre fattori. Il primo: la rete è vecchia ed ha bisogno di continue manutenzioni, cosa che in altri territori d’Italia non avviene e quindi si possono applicare tariffe più basse. Il secondo: il contenzioso degli anni passati lo stiamo pagando oggi, il braccio di ferro innescato anni fa rompendo i patti che erano stati sottoscritti tra sindaci e gestore è a rate nelle bollette che paghiamo oggi. Il terzo elemento: la morosità alta, se qualcuno non paga la bolletta quell’ammanco va a finire nel bilancio dell’anno successivo e pagano gli altri utenti. Già se non ci fossero reti vecchissime e le rate del contenzioso, parleremmo di ben altre tariffe.

Acea Ato5 ha fatto notare ai sindaci che i lavori adesso ci sono, sono più rapidi che nel passato e vengono fatti meglio. Vero. I sindaci hanno fatto notare ad Acea Ato5 che i lavori non sono tutti quelli che loro chiedono e che i tempi, per quanto migliorati non sono veloci. Vero anche questo.

Le conseguenze della tariffa

Acea Ato5 sostiene che il taglio dei 5,5 milioni va ad incidere sui piani dell’azienda: senza soldi è difficile fare gli interventi sulla rete. La scelta dei sindaci di tagliare – ha detto il gestore – mette in discussione i piani. (Così ando nel 2018: Tariffe Acea, Ottaviani festeggia e Pompeo svela: «La gallina fa l’uovo e il gallo canta»).

Antonio Pompeo (Foto: Stefano Strani)

Allora perché i sindaci hanno deciso di tagliare? Perché ritengono che le risorse per gli investimenti vadano cercate anche da altre parti. Ad esempio sui fondi del Recovery Fund o del Piano nazionale Invasi: risorse ingenti, spesso a fondo perduto, che potrebbero portare all’ammodernamento dell’intera rete. 

Anche per questo il presidente della Provincia Antonio Pompeo giudica in maniera positiva il risultato raggiunto: “perché la proposta della Segreteria Tecnica centra due obiettivi: da un lato quello di evitare conguagli a carico degli utenti e dall’altro quello di scongiurare rincari sulle bollette relative all’anno in corso. Il tutto nell’esclusivo interesse dei cittadini-utenti che, alle prese con le tante difficoltà legate all’emergenza sanitaria, devono essere aiutati e sostenuti con ogni mezzo dalle istituzioni chiamate a governarle”.