Acqua verso un nuovo scontro. Ottaviani: «La rescissione con Acea si può fare»

Muro contro muro. Sulla gestione dell'acqua si va verso un nuovo scontro tra i sindaci di centrosinistra e centrodestra. Ottaviani: «La rescissione con Acea si può fare»

Si va allo scontro. Esattamente come la volta scorsa: i sindaci della provincia di Frosinone hanno due posizioni opposte sulla questione dell’acqua. Una parte è convinta che non ci siano più le condizioni per continuare l’iter di risoluzione del contratto con Acea. Un’altra parte è convinta che invece le condizioni per strappare quell’accordo ci siano eccome.

Il paradosso è che sia gli uni che gli altri basano le loro convinzioni sullo stesso documento: il parere dell’avvocato Riccardo Farnetani di Firenze, al quale si sono rivolti tramite la Segreteria Tecnica.

Una relazione in base alla quale i sindaci della Consulta (l’organismo ristretto che prepara i lavori) hanno già messo a punto la bozza di delibera dalla quale far partire la discussione domani pomeriggio quando si riunirà l’intera assemblea dei sindaci. La bozza propone di prendere atto che non sussistono più i preuspposti per la risoluzione contrattuale avviata a febbraio. E quindi di considerare concluso il procedimento. (leggi qui)

Nelle sue conclusioni, l’avvocato scrive che le inadempienze contestate a febbraio dai sindaci ora sono notevolmente ridimensionate. Al punto che sarebbe rischioso sostenere la risoluzione del contratto per inadempienza. Non solo: il consiglio del legale è di negoziare col gestore.

Opinione del tutto opposta a quella del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, secondo il quale bisogna «leggere attentamente quei pareri, avendo l’accortezza di farlo dall’inizio alla fine, evitando di passare direttamente dall’ultima pagina alla prima». Infatti,  per Ottaviani la relazione Farnetani dice, nelle pagine interne, esattamente il contrario delle cose che sostiene nelle conclusioni.

Sono due i punti chiave della teoria Ottaviani. Il primo: riguarda i soldi che Acea deve ai Comuni per la concessione di impianti ed opere idrauliche eredtate da loro. Farnetani dice che siccome Acea ha risolto anche questo punto di contestazione non c’è più altro di concreto da contestarle. Invece Ottaviani ribatte che da nessuna parte sta scritto sia stata risolta la questione dei Canoni Concessori. Tutt’altro:  Acea deve ancora 21 milioni di euro ai Comuni. Pertanto si è pienamente legittimati a proseguire nella rescissione del contratto.

Il secondo punto. Acea fa notare che se da un lato deve 21 milioni ai Comuni è altrettanto vero che a sua volta deve avere 75 milioni. Ottaviani contesta un’evidenza: i 21 milioni li devono avere i Comuni mentre i 75 milioni li devono pagare i cittadini. Si tratta di due soggetti giuridicamente diversi e pertanto la tesi di Acea – sostiene il sindaco del capoluogo – viene a cadere.

Il confronto tra i sindaci inizia giovedì pomeriggio alle 14.30