Acqualatina, tutti confermati. E c’è un perché

La strategia per mantenere il controllo di Acqualatina. Confermato il CdA uscente. Claudio Fazzone mantiene presidente e consigliere, un seggio a FdI. Nulla alla Lega. Che paga la mancanza di sindaci eletti. I motivi della scelta. Ed il numero magico

Ha vinto il senatore Claudio Fazzone. Lo ha fatto con un altro dei suoi geniali lavori di strategia. Ha ottenuto la conferma del management di Acqualatina, la strategica azienda Pubblico – Privato che gestisce acqua e depurazione in provincia e nei comuni di Anzio e Nettuno. Il coordinatore regionale di Forza Italia c’è riuscito all’indomani del contestato aumento del piano tariffario del servizio idrico: l’assemblea dei soci di Aqualatina oggi pomeriggio ha votato quello che sarà per i prossimi tre anni il suo Consiglio d’Amministrazione. 

I sindaci dei Comuni e il socio privato Idrolatina (società del gruppo multinazionale francese Veolia), hanno deciso all’unanimità la permanenza nel CdA del presidente Michele Lauriola, di Alessandro Cerilli e Rossella Rotondo come rappresentanti della parte pubblica; dell’amministratore delegato in carica Marco Lombardi ed Ezio Zani come esponenti della compagine industriale privata.

Squadra che vince… quasi 8 milioni

Claudio Fazzone

Squadra che vince non si cambia“, è stato questo lo slogan che ha caratterizzato l’assemblea dei soci.  Ad ospitarla è stata l’innovativa control room che garantirà la gestione in tempo reale, via telecontrollo e satellite, di tutti gli impianti e delle squadre tecniche dislocate sul territorio.

Il senatore Fazzone ha impresso un’accelerazione. Puntando su un’evidenza: il Cda di Acqualatina SpA, a causa del Covid 19 ha potuto lavorare poco, limitandosi a governare l’emergenza. Invece un gruppo di amministratori viene scelto per imprimere una rotta ed una traiettoria di sviluppo ben precisi. Pertanto – è stato il ragionamento – è giusto che restino in carica per realizzare la mission che gli era stata affidata prima della pandemia.

Al di là degli arzigogoli c’è un numero ben preciso che è alla base della decisione di confermare il CdA uscente. Un numero che rappresenta una stella polare nella gestione della società: 7,7 milioni di euro di utili con i quali è stato chiuso il bilancio 2020.

Il risultato politico

Sul piano politico, Claudio Fazzone ha centrato una serie di obiettivi. Il primo è la conferma della sua leadership all’interno del centrodestra pontino (e non solo). Non era scontata: i numeri sui quali oggi Forza Italia può contare sono molto lontani da quelli dei giorni migliori. 

Michele Lauriola, presidente di Acqualatina

Ha chiesto ed ottenuto la conferma nel CdA di due dei tre rappresentanti di parte pubblica. Sono il presidente Michele Lauriola e la formiana Rossella Rotondo, già responsabile regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Abruzzo e poi delle Marche.     

Tutto come previsto anche per la conferma della rappresentanza collocabile nel recinto di Fratelli d’Italia: Alessandro Cerilli di Terracina, vicinissimo alle posizioni dell’ex sindaco e parlamentare europeo Nicola Procaccini 

È rimasta a mani vuote la Lega. Due le chiavi di lettura: paga la mancanza di sindaci eletti; oppure: ha lasciato via libera agli alleati per poter avanzare maggiori rivendicazioni sul tavolo delle alleanze elettorali sul territorio.

Perché l’accelerazione

Era possibile allungare i tempi per l’elezione del nuovo CdA. Invece Claudio Fazzone ha lavorato per arrivare ad un’accelerazione. In base al principio: meglio l’uovo oggi che la gallina domani. Perché in autunno vanno al voto una dozzina di Comuni pontini e – avrà riflettuto – attendere avrebbe riservato qualche margine di rischio. 

Lo stessa assemblea di Acqualatina nelle ultime settimane aveva correttamente esperito una procedura pubblica per selezionare gli aspiranti componenti del consiglio d’amministrazione. I cinque membri confermati sono usciti da questa selezione. Alla stessa stregua di quanto avvenuto per  rinnovo della durata triennale del collegio sindacale: Luigi Ganelli, Sebastiano Bolla Pittaluga e Giorgia Nesi.

Damiano Coletta, sindaco di Latina (Foto: Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica)

È stato un campanello d’allarme a suggerire l’accelerazione. Un campanello suonato venerdì quando il sindaco socialista di Bassiano Domenico Guidi è intervenuto nel corso della seduta della segreteria tecnica dell’ex Ato 4: la stessa che aveva rimodulato le tariffe del servizio idrico per il quadriennio 2020-2023. La delibera aveva registrato l’inatteso voto favorevole del comune di Latina alla proposta di delibera. “In cambio di cosa?” aveva insinuato Domenico Guidi. Le indiscrezioni circolanti negli ultimi giorni  avevano ipotizzato l’ingresso in CdA del sindaco di Latina Damiano Coletta attraverso un manager di fiducia in quota Partito Democratico.  

Governare i civici

Anche qui la sagacia e la tattica di Claudio Fazzone avrebbe indotto i Comuni civici ad un ripensamento. Facendo notare che sarebbe stato un forte rischio per il comune di Latina entrare a far parte nell’ex “impero del male” a pochi mesi dal voto amministrativo nel capoluogo pontino

Che ci sia stato un momento di riflessione tra gli ultimi sindaci civici della provincia l’ha confermato il primo cittadino di Sabaudia Giada Gervasi. Poi la quadra non è stata raggiunta: sono venuti meno gli importanti voti di Formia e di Aprilia: la prima è commissariata, la seconda era impossibilitata a partecipare al voto per aver promosso una controversia giuridica.

L’AD Marco Lombardi

Il voto unanime per la conferma del Cda dell’ente gestore è stato annunciato dal sindaco civico di Latina Damiano Coletta. La convergenza dei sindaci civici e di quelli a guida Pd o di centro sinistra alla riconferma del Cda di Acqualatina è scaturita da una considrazione: il board dell’ente gestore va riconfermato perchè i numeri difendono il suo operato. La società ha un trend positivo dal punto di via economico e, nonostante l’emergenza Covid, si è  “registrata un’ulteriore crescita dei crediti nei confronti degli utenti

Squadra che vince non si cambia – la filosofia pensiero  di Claudio Fazzone. Che ora è attesa da un’altra sfida: saper investire i fondi richiesti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e di resilienza. Acqualatina non è nell’olimpo delle classifiche per quanto riguarda la qualità dell’acqua erogata, la quantità delle perdite lungo le obsolete reti, la gestione datata delle sorgenti di approvvigionamento.

Ma, parafrasando Rossella O’Hara in “Via col vento, “Dopotutto, domani è un altro giorno”.