Addio mr. Bannon, la Certosa di Trisulti riapre da martedì

Conclusa l'esperienza della contestata gestione sovranista della Dhi il monastero nel comune di Collepardo torna fruibile con una gestione pubblica. Lunedì la conferenza stampa con Nicola Zingaretti

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Cinque anni ormai sono trascorsi da quel 2016. Da quel giorno in cui un funzionario del Ministero consegnò le chiavi della millenaria Certosa di Trisulti al rappresentante dell’associazione DHI, punta di diamante degli ultracattolici in Europa, legati a filo doppio con i sovranisti di Steve Bannon, che progettava di realizzare in Ciociaria l’accademia nella quale formare i nuovi gladiatori del sovranismo mondiale. (Leggi qui La lotta tra gli estremi opposti all’ombra della Certosa; leggi anche qui A casa di Bannon: «A Trisulti formerò gli agenti del populismo»).

Cinque anni trascorsi sperando in una gestione esterna, sperando in futuro diverso… Ma di fatto quasi sei anni persi visto che si è ormai alle soglie del 2022. Ora però c’è una nuova opportunità. La Certosa di Trisulti incastonata tra gli splendidi Monti Ernici nel territorio del comune di Collepardo martedì 9 novembre, tornerà fruibile al pubblico. Ma soprattutto tornerà in mani pubbliche dopo la fallimentare gestione del Dignitatis Humanitas Institute, vincitore del bando e tanto caro a Steve Bannon, braccio destro nella campagna elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti nel 2016. E che nel monastero voleva aprire una scuola sovranista diretta e coordinata dal suo legale rappresentante l’inglese Benjamin Harnwell.

Dal bando al ritiro

Dario Franceschini

Era il 2016 quando l’allora ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini avviò un interessante bando. Cercava associazioni disposte ad assumere la gestione di tredici gioielli sparsi sull’intero territorio nazionale che erano chiusi o poco valorizzati. Una idea intelligente.

Tra questi appunto lo storico monastero della Certosa che per via della crisi vocazionale dei frati stava vivendo un momento complicato da tempo nella sua gestione ordinaria e quotidiana. E così fu inserita nell’elenco dei siti da rivitalizzare con l’obiettivo di aprire le porte a gestioni di enti privati no profit.

Il bando, che nello specifico non ebbe grande adesione di partecipanti ad iniziare dal territorio, vide la risposta con tanto di offerta del Dignitatis Humanae Institute. Dopo un iter lungo e complesso arrivò l’assegnazione nel 2018. Quella che però inizialmente era una certa e normale curiosità attorno alla nuova gestione in poco tempo, viste anche le interviste e gli obiettivi che si intendevano realizzare, e cioè una scuola sovranista internazionale, divenne un motivo di scontro. Soprattutto politico. Benjamin Harnwell non mancò mai di esaltare le idee e posizioni della Lega.

E così iniziò una forte mobilitazione portata avanti dalla Rete delle Comunità Solidali che mese dopo mese, con manifestazioni e sit-in avviarono una lunga battaglia di protesta. Portarono alla luce gli obiettivi del Dignitatis proprio perché andavano contro quella che era la storia della Certosa di Trisulti. Una battaglia anche legalmente vinta dopo ricorsi e controricorsi e che si è conclusa tra la primavera e inizio estate di questo 2021. 

La Certosa volta pagina

La Certosa di Trisulti nella nebbia (Foto Luce61)

Ora finalmente la svolta. E così a partire da martedì 9 novembre 2021, il secolare complesso monastico, rientrato nella piena gestione della Direzione Regionale Musei Lazio, tornerà ad essere visitabile. Lo sarà grazie alla collaborazione tra Ministero della Cultura, Direzione Regionale Musei Lazio, Regione Lazio e Laziocrea. (leggi qui Mic e Regione si ‘prendono’ la Certosa di Trisulti).

L’annuncio verrà fatto nel modo più evidente e solenne. Come il sito e l’operazione meritano. A farlo saranno il Direttore Generale Musei Massimo Osanna, il Presidente della Regione Nicola Zingaretti e il Direttore regionale Musei Lazio Stefano Petrocchi. Racconteranno il futuro della Certosa nella Conferenza Stampa che si terrà presso la Certosa lunedì 8 novembre alle ore 10.45. Lì verrà presentato il nuovo percorso per il pubblico che prevede la possibilità di visitare i più peculiari edifici del complesso certosino, compresi alcuni spazi inediti del perimetro monasteriale.

La Certosa sarà aperta tutti i giorni della settimana con ingresso libero; il percorso di visita è assistito da materiali disponibili all’ingresso e nei fine settimana (sabato, domeniche e festivi), su prenotazione, si potrà fruire di visite guidate. Il circuito di visita, si amplierà successivamente ad altri ambiti della Certosa, appesa saranno ultimati i lavori in alcuni settori del complesso avviati dalla Direzione Regionale Musei Lazio appena rientrata in possesso dell’immobile.

Con la riapertura del Sito, riprenderanno anche nella Chiesa di San Bartolomeo le funzioni religiose nei giorni festivi, restituendo il ruolo di luogo di culto tanto sentito dal territorio e dalla comunità locale.