Addio unità a sinistra: Piroli si candida a sindaco

Sinistra e civici indicano Emanuela Piroli come loro candidato a sindaco. No alla convergenza con Marco Corsi che ha invece Pd e Socialisti. L'orgoglio per una candidatura "decisa dal basso". I colpi di spillo agli avversari

Romano Castellano Sindici

Conte del Sacco (ma non inquinato)

Non si farà. Il sogno di una coalizione unitaria a sinistra con cui sfidare il fronte unito del centrodestra alle Comunali di Ceccano non prenderà corpo. I comunisti di Rifondazione e del PdCI, la sinistra civatiana di Possibile, Verdi Europei e civici di Cives non convergeranno verso la formazione alla quale hanno già aderito civici, Pd e Socialisti. Andranno a comporre un terzo polo e candideranno a sindaco l’ex segretario Dem Emanuela Piroli.

La loro scelta toglie un punto d’appoggio fondamentale al progetto di Marco Corsi, l’ex presidente del Consiglio Comunale che con le sue dimissioni la scorsa estate è stato determinante per la caduta del governo di centrodestra guidato da Roberto Caligiore. Corsi scenderà in campo con quattro civiche ed i due storici Partiti di centrosinistra. Ora sa che non potrà contare sulla sinistra. È una scelta che rischia di condizionare il risultato delle elezioni. (leggi qui Senza effetti speciali, Marco Corsi ufficializza la candidatura).

È il nome di Corsi ad essere divisivo per la sinistra. Lo giudicano troppo compromesso con i quattro anni e mezzo di amministrazione Caligiore. Non accettano la narrazione secondo la quale il candidato sindaco appoggiato da Pd e Socialisti avrebbe ricoperto solo un ruolo di garanzia senza condividere le linee di governo. (leggi qui Centrosinistra, riunione a vuoto: la coalizione non nasce). Nasce soprattutto da qui la candidatura di Emanuela Piroli, medico endocrinologo e diabetologo presso la Asl di Frosinone, sposata, madre di due figli.

Lascia la porta aperta ad altre adesioni, pronta ad allargare il fronte. Ma non a tutti. Chiede di mettere davanti “prima i contenuti” perché l’obiettivo è quello di dare vita ad “una rappresentanza politica di centro e di sinistra con i delusi dalla attività delle precedenti amministrazioni”.

È quel plurale ha segnare un solco. Emanuela Piroli non si riferisce solo all’amministrazione di centrodestra guidata da Caligiore. Ma usando il plurale punta il dito anche contro l’azione amministrativa delle precedenti giunte a guida Socialista e Dem.

Marco Corsi con Fiorella Tiberia

Ai due Partiti tradizionali del centrosinistra riserva due sottili stoccate. La prima quando evidenzia che la sua candidatura “parte dal basso”. Come a sottolineare che invece la decisione di sostenere Corsi sia una scelta di apparato calata da Frosinone. La seconda: quando dice di essere in netta contrapposizione a Corsi che ha fatto parte “della destra peggiore, condividendone tutte le scelte, inclusa la diffusione di fake news a mero scopo propagandistico”.

A separare Emanuela Piroli ed il Pd c’è molto più di un solco. Ad ottobre del 2018 era stata vittima dell‘attacco interno mosso dal capogruppo in Comune Giulio Conti: la sezione si era spaccata ed in 25 avevano rassegnato le dimissioni dall’organismo dirigente del Partito Democratico di Ceccano; con una nota avevano chiesto la testa della segretaria cittadina Emanuela Piroli. (leggi qui La rivolta dei 25: Giulio Conti condanna la segretaria Pd di Ceccano). Nessun soccorso era arrivato dalla Federazione di Frosinone. Il segretario provinciale Domenico Alfieri aveva preso atto della situazione e nominato un commissario. Facendo fuori la segretaria Piroli.

Le possibilità di una convergenza a sinistra stazionano stabilmente sullo zero assoluto.