«Fuori i vecchi tromboni dalla nuova Forza Italia»

L'ex coordinatore provinciale Adriano Roma scuote il Partito. E dice: "Forza Italia in mano ad un giovane, con l'autorevolezza di guidare il rinnovamento". Le critiche al recente passato. I calci negli stinchi alla Lega

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

In Regione Lazio c’è stato per tre mesi: Consigliere Regionale prima che Renata Polverini staccasse la corrente. Nel Popolo delle Libertà era il vicario provinciale: in quota Forza Italia, perché al momento della fusione con Alleanza Nazionale lui era il coordinatore di Berlusconi a Frosinone. Consigliere d’amministrazione all’Astral ed all’azienda provinciale dei rifiuti Saf, per quattro mandati è stato vice sindaco nel suo paese. Da qualche mese ha lasciato tutti gli altri incarichi e si è concentrato sul timone del Gal Terre di Argil a Ceprano. Adriano Roma è uno che in politica ha navigato dai tempi del Riformismo Moderno di Bettino Craxi al primo berlusconismo di Silvio e Antonello Iannarilli, dalla parentesi di Alfredo Pallone fino al rientro a casa in Forza Italia 2.0. 

Non è mai stato un tipo accomodante. Per questo, spesso hanno finto di dimenticarsi di convocarlo. All’ultima conferenza stampa di Forza Italia, in cui si presentava il Tesseramento, ha detto «Sta storia del tesseramento a me mi sembra ‘na stronzata: se vogliamo fare qualcosa di diverso dobbiamo ripartire da dove ci ha lasciato Silvio: nelle piazze. Andiamo a mettere un gazebo!». Il capogruppo Regionale Antonello Aurigemma sta ancora cercando una Bic con cui pugnalarlo.

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Alessioporcu.it – Chiariamo: il tesseramento è una stronzata?

Adriano Roma – È una cosa antica: potremmo metterla come attrazione nel mio Gal, accanto al teschio dell’uomo di Argil che appartiene a qualche millennio fa. È roba che andava bene un’era geologica fa, come il doppiopetto di Silvio Berlusconi: era elegante negli anni Novanta ma oggi puzza di naftalina. E nessuno ha il coraggio di dirlo. il tesseramento è la stessa cosa.


Allora come ci si conta in un Partito?

Non ci si conta: ci si pesa. Se non comprendiamo questo rischiamo di ritrovarci tra le mani un Partito come il Movimento 5 Stelle o la Lega.


Cosa hanno che non va?

Sono Partiti nei quali tutti vanno a fare il tifo lasciando a casa il cervello. Altrimenti qualcuno avrebbe detto detto al signor Luigi Di Maio che con la sua intelligentissima trovata sull’Ecotassa faceva chiudere gli stabilimenti Fiat in Italia. Nemmeno Mussolini fu capace di tanto. Poi però qualcuno mi dovrà dire chi lavora per pagare il Reddito di Cittadinanza.


E la Lega?

Se fosse un Partito serio avrebbe già fatto mettere la camicia di forza a Di Maio: ora è chiaro a tutti perché non ci vogliono tra i piedi… Posso dire tra i piedi o è meglio tra le balle?


Faccia lei presidente…

Purtroppo fanno loro: stanno facendo chiudere gli stabilimenti Fca in Italia, hanno dato l’Ilva agli indiani, faranno Tav e Tap. E…. fà ‘na cosa: scrivi che noi di Forza Italia non abbiamo niente da spartire con questo: siamo stati solo così seri e onesti da accompagnarli fino al soglio di Palazzo Chigi. Ma con le cose che stanno facendo non c’entriamo niente.


Però Danilo Magliocchetti giovedì sera su Teleuniverso durante A Porte Aperte ha detto che la Lega è un alleato…

Alleato di chi? Non certo di Forza Italia. Il mio Partito non governa il Paese, a Cassino è la Lega ad andare in giro con un cetriolo in mano cercando il sindaco di Forza Italia che fino ad oggi è stato così intelligente da fargli trovare chiusa ogni porta. Al Comune di Frosinone la situazione è sotto gli occhi di tutti.


Perché ce l’ha con la Lega?

Perché sono degli ingrati: sono stati eletti con i nostri voti, altrimenti il signori Zicchieri da Terracina se lo sognava di diventare deputato a Frosinone, siamo stati noi a dargli l’ossigeno. E oggi sta facendo di tutto per assassinarci politicamente. Un deputato eletto in un collegio attraverso il voto Maggioritrario dovrebbe avere un ufficio aperto a tutti i cittadini di quel territorio. Il signor Zicchieri, eletto anche con i voti che gli ho fatto avere io, non ha una segreteria, non ha assunto una assistente di Frosinone, non ha affittato una stanza in città che sia aperta a tutta la coalizione ma solo per gli iscritti alla Lega.


Però pure voi ci mettete del vostro: all’ergile parlate di rinnovamento ed i ragazzini prendono la parola indossando le giacche anni Novanta… (leggi qui)

Bravo! Siccome nessuno ha avuto le pal.. per dire che avete scritto una cosa giusta ora ve lo dico io: se Forza Italia vuole continuare a vivere deve ripartire da dove l’ha lasciata Silvio Berlusconi


Che sarebbe?

 Dalle piazze, quelle tradizionali dei comizi o dalle moderne piazze digitali. Fino a quando trascorreremo il 90 per cento del nostro tempo a guardarci l’ombelico e negare la pancia e le smagliatire che il tempo ci ha costruito attorno saremo solo un Partito di sopravvissuti. Con tanti saluti alle belle parole dette dall’amico Magliocchetti.


Il Congresso ha ancora un senso?

Ha un senso se vogliamo costruire un Partito


In che modo si costruisce un Partito?

Facendo un Congresso serio.


Vogliamo fare l’alba con gli esercizi retorici o mi spiega come si fa un congresso serio per ricostruire un Partito?

Si fa eleggendo un gruppo dirigente nuovo. Il Congresso deve servire per mettere al timone uno che non appartenga al passato: come me o come chiunque della mia generazione. Meno ancora le mummie delle generazioni precedenti. Matteo Salvini ha 45 anni, Luigi Di Maio ne ha 32: o Forza Italia inizia a mettersi nelle mani di gente che viene da quella generazione oppure presenti le liste per governare i gerontocomi e le case per anziani.


A febbraio avete il congresso: con le tessere, come negli anni Novanta…

E noi dobbiamo dare un segnale. Lancio io la sfida: si parta dalla generazione dei giovani.


Giovane non significa competente: che profilo deve avere il nuovo Coordinatore Provinciale?

Non provate a scrivere cose che non ho detto: io non ho detto che il coordinatore provinciale deve essere uno inesperto. O che deve essere lasciato solo. Ma se non mettiamo al comando uno della nuova generazione, capace di parlare al suo tempo, alla sua epoca, questo resterà un partito del passato.


Tracciamo un identikit…

Io il gioco delle tre carte non lo faccio: vi conosco fin troppo bene. Se Forza Italia ha persone adatte, accettino la sfida. deve essere gente che ha l’autorevolezza per dettare la linea politica a noi che la nostra epoca l’abbiamo fatta.


Rottamazione in salsa azzurra?

Col cavolo: la rottamazione di quel signore che di Firenze ha demolito un Partito. Noi dobbiamo fare un’evoluzione in salsa ciociara. Dobbiamo saper scegliere il meglio che c’è oggi nella generazione che ha tra i trenta ed i 40 anni, che abbia esperienza di amministrazione, mastichi bene di politica, con qualche pelo sullo stomaco, conosca il territorio. E che abbia la pulizia e l’autorevolezza per imporre anche a quelli come me la sua linea politica.


A maggio ci sono le elezioni ad Arnara: si candida alla carica di sindaco?

Io sto bene al Gal. Se il gruppo Libertà e Democrazia dovesse avere bisogno di me dovrei pensarci.

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