Roma, funivia e congresso: l’agenda monstre di Salera

Il sindaco di Cassino pronto a raggiungere i ministeri per le questioni Concorsi e centralina Arpa. Ma il fronte caldo è quello del congresso Pd, dove rischia di ritrovarsi in casa i renziani.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Prima il Ministero dell’Interno, poi quello dell’Ambiente. Il sindaco di Cassino Enzo Salera combatte su più fronti e la prossima settimana sarà a Roma. In primis andrà al Viminale. Per quale motivo? Gli è stato comunicato che il 16 dicembre si riunirà la Commissione ministeriale che deciderà se dare o meno il via libera al Comune per fare altre assunzioni considerata anche l’approvazione del Bilancio consolidato.

Lo scorso mese di luglio sono stati banditi sei concorsi per un totale di 23 posti. Cinque di questi si sono conclusi proprio in questi giorni e ci sono le graduatorie definitive.

Salera Polizia Municipale
Il sindaco di Cassino Enzo Salera con una pattuglia della Polizia Municipale

Resta in stand by quello dei vigili urbani. Il Comune intende assumere sei agenti, ma il concorso sembra non essere particolarmente fortunato. E’ partito in ritardo rispetto agli altri. Questo perché ci sono stati i ricorsi degli ex agenti precari che chiedevano la stabilizzazione. Poi c’è ancora la spada di Damocle del Tar che si pronuncerà a febbraio. (Leggi qui Disco verde del Tar al concorso dei vigili: disco rosso tra Salera ed i Fardelli).

Salera conosce la strada

Il concorso è bloccato dal 6 novembre. Cioè quando è entrato in vigore il Dpcm che ha disposto lo stop alle prove scritte. Era stato tutto rinviato al 4 dicembre.

Ma anche il Dpcm del 3 dicembre ha confermato lo stop, dunque tutto rimandato a data da destinarsi.

Intanto il sindaco andrà al Ministero per chiedere altre assunzioni. Enzo Salera conosce come le sue tasche gli uffici di quel Ministero. In veste di assessore al Bilancio della giunta Petrarcone lì era praticamente di casa. E grazie anche ad una serie di azioni diplomatiche era riuscito ad evitare che il Comune dichiarasse il dissesto ed era stato quindi stilato un piano di rientro.

Ora tornerà a bussare a quelle porte. Tornerà per chiedere che la commissione del 16 dicembre dia l’ok ad altre sette assunzioni. Quindi permettendo lo scorrimento delle graduatorie appena stilate. Enzo Salera sembra avere possibilità di tornare vincitore, in questo caso.

Storia o ambiente? Il dilemma

L’installazione in Largo Dante dove collocare la statua del generale Anders

Più complicato, invece, l’iter al ministero dell’Ambiente. Di cosa si tratta? La prossima settimana sarà decisiva anche per quel che riguarda lo spostamento della centralina dell’Arpa Lazio. In Largo Dante sono stati già installati una serie di cartelloni che dimostrano come cambierà quella zona.

Salera intende infatti collocare al centro della città la statua del generale Anders, che a capo delle truppe polacche espugnò l’abazia di Montecassino nella II Guerra Mondiale. E’ prevista una cerimonia nel mese di maggio con l’ambasciata polacca e con la figlia del generale, Anna Maria Anders. Ma oggi, in quello spazio, si trova la centralina dell’Arpa Lazio, quella che rileva le polveri sottili e l’inquinamento.

Era stato programmata di spostarla negli ultimi giorni dell’anno in modo tale da non perdere nessun giorno di monitoraggio a partire dall’anno venturo. E invece? Sono cambiate le normative: la regione Lazio e il ministero dell’Ambiente non danno il via libera. Questo con il rischio, neanche troppo improbabile, che per il generale si dovrà trovare una nuova collocazione.

In ogni caso il sindaco intende avere la statua del generale al centro della città. Vuole averla in modo che diventi una vera attrattiva per i tanti turisti che, si spera, dal prossimo anno torneranno numerosi in abbazia. E perché è il punto di partenza di un progetto più ampio. Quello, cioè, di portare i turisti in città e farli salire al monastero benedettino con la funivia.

Fiorentino, la funivia e l’abazia

Da sinistra: Enzo Salera, Gennaro Fiorentino, Riccardo Consales, Peppino Petrarcone

L’ingresso in Consiglio di Gennaro Fiorentino, che già durante l’amministrazione Petrarcone aveva avviato l’iter del progetto Funivia, sembra aver dato un’accelerata a questa versione 2.0 del piano. E dopo mesi di silenzio sul tema. Il sindaco non lo nega.

Ma per evitare sul nascere ogni polemica, precisa: «Alla funivia si sta lavorando da un anno e mezzo. Ma è come un matrimonio, bisogna essere in due a volerlo. In questo caso il comune di Cassino e l’abbazia di Montecassino. Si sta lavorando per mettere a punto un progetto che non possa essere penalizzante per entrambe le parti. Uno dei più grandi sostenitori di questo progetto è il consigliere Fiorentino. Il suo ingresso in Consiglio comunale accelererà questo processo. Processo in cui si sta mettendo in campo una rivisitazione del progetto originario affinché quest’opera possa vedere la luce».

Il sindaco non lo dice, ma c’è anche un altro aspetto importante, per quel che riguarda la funivia. Salirebbe a bordo, con molta probabilità, anche Peppino Petrarcone. E’ stato lui, nel 2015, a dare il via al progetto che spera di vedere concretizzato.

Congresso con rischio per Salera

Enzo Salera e Barbara Di Rollo

Tutto tace, invece, sul fronte politico. Eppure è tutto pronto per aprire il tesseramento del Pd, anche a Cassino. Cosa significa? Che se non si provvederà al congresso entro la fine dell’anno, cosa che ad oggi sembra utopia, il rinnovo di Segretario, Presidente, Segreteria Politica avverrà nei primi mesi del nuovo anno. A quel punto avranno diritto di voto tutti coloro che prenderanno nel frattempo la tessera.

La campagna per il tesseramento inizierà la prossima settimana e ci sarà tempo, verosimilmente, fino al 31 gennaio per formalizzare l’iscrizione.

Cassino ha già vissuto stagioni di tesseramento “imbarazzanti”, a volte con un numero di tessere che superava quello dei votanti. E adesso, che inevitabilmente si andranno a rimescolare nuovamente tutte le carte, non è esclusa un’ipotesi. Che, all’ombra dell’abbazia, possa scatenarsi una nuova guerra per il tesseramento. Non nelle proporzioni viste nel passato: il Segretario Luca Fantini non lo permetterebbe.

«Abbiamo la necessità di fare un confronto vero ma in questa fase è abbastanza difficile» si limita a dire Salera. Sembra ormai scontato che il congresso slitti in primavera. Un ritardo che potrebbe costare caro al sindaco anche perché, secondo alcuni rumors, ci sarebbero già alcuni esponenti di Italia Viva pronti a tornare nel Partito. E a “combattere” al fianco di Fontana e Petrarcone, non certo di Salera e Di Rollo.

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