Agenzia della Salute a Roma: si bipartisan di Zingaretti e Meloni

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annuncia il progetto di prevedere l’Agenzia per la ricerca avanzata e lo sviluppo in campo biomedico a livello di Unione Europea. I leader di Pd e Fratelli d’Italia colgono l’attimo. Sarebbe una novità in grado di rilanciare sistematicamente anche l’economia del Basso Lazio considerando le eccellenze chimico-farmaceutiche.

Hanno deposto le armi politiche e mediatiche con le quali si stanno combattendo in campagna elettorale, per rivendicare la candidatura (unica) di Roma ad ospitare l’Agenzia per la ricerca avanzata e lo sviluppo in campo biomedico a livello di Unione Europea. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sono divisi su tutto, ma sempre uniti quando si tratta di valorizzare Roma. E non si sono fatti sfuggire l’occasione su un punto fondamentale come questo. Ma cosa è successo?

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha affermato poche ore fa a Bruxelles che dovrà essere rafforzata “l’Europa della salute”, annunciando che l’Esecutivo comunitario proporrà la creazione di una nuova Agenzia per la ricerca avanzata e lo sviluppo in campo biomedico a livello Ue, sul modello dell’americana Barda (“Biomedical Advanced Research and Development Authority“), che ha avuto un ruolo centrale negli Usa nel finanziare la ricerca sui vaccini anti Covid-9 delle case farmaceutiche.

Lo stato dell’Unione

Ursula von der Leyen

Von der Leyen lo ha detto durante il suo discorso sullo “stato dell’Unione, nella plenaria dell’Europarlamento. Spiegando: “Per me è ovvio: dobbiamo costruire una più forte Unione europea della sanità. E per iniziare a trasformare questa idea in realtà, dobbiamo ora trarre insegnamento dalla crisi sanitaria del Covid-19. Dobbiamo garantire che il nostro nuovo programma “l’Ue per la salute” resista alla prova del tempo. Questo è il motivo per cui ho proposto di aumentarne i finanziamenti e sono grata a questo Parlamento per essere pronto a lottare per ottenere più fondi e rimediare ai tagli di bilancio operati dal Consiglio europeo”.

Qual è l’esigenza? “Dobbiamo migliorare la nostra preparazione e gestione delle crisi legate alle minacce sanitarie transfrontaliere. Come primo passo, proporremo di rafforzare il ruolo e i poteri dell’Agenzia europea per i medicinali e dell’Ecdc, il nostro Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie”.

L’Agenzia biomedica

Foto © Archivio Astrazeneca

In secondo luogo, ha annunciato, “creeremo un’Agenzia per la ricerca avanzata e lo sviluppo in campo biomedico a livello europeo, come quella che esiste negli Stati Uniti. Questa nuova Agenzia sosterrà la nostra preparazione e capacità di risposta rispetto alle minacce e le emergenze transfrontaliere, naturali o intenzionali. Abbiamo bisogno di riserve strategiche per ridurre la dipendenza della nostra catena di approvvigionamento, soprattutto riguardo ai prodotti farmaceutici”.

In questo contesto si sono inseriti alla perfezione sia Nicola Zingaretti che Giorgia Meloni. Entrambi hanno detto al quotidiano Il Messaggero che la sede di questo nuovo fondamentale organismo deve essere prevista a Roma.

Le ricadute positive non sarebbero solo per la Capitale ma a cascata per tutto il Lazio. E in particolare per la provincia di Frosinone che grazie al collegamento veloce con il Treno ad Alta velocità è connesso in maniera ottimale. Frosinone e Latina hanno sui loro territori alcune delle eccellenze nazionali nel settore del chimico-farmaceutico. Tanto per fare un esempio, saranno gli stabilimenti Catalent di Anagni ad infialare il vaccino anti Covid-19 per Astrazeneca destinato a milioni di cittadini dell’Europa. (Leggi qui AstraZeneca parte con la produzione del vaccino anti Covid: lo infiala Catalent)

L’agenzia impiegherebbe centinaia di figure del settore Terziario: impiegati, funzionari, interpreti. Ma anche chimici, biologi, medici. E poi esperti nel Diritto internazionale. Roma è in grado di offrire residenzialità per molti di loro, Tav rende Frosinone una concorrente temibile: in poco più di venti minuti il Frecciarossa è a Termini e cioè in pieno centro, molto meno del tempo necessario per arrivarci da altre zome dell’Urbe.