Alatri e Sora, nei Partiti non succederà nulla. Ecco perché

Centrodestra formalmente unito ma non amalgamato, con i big già proiettati oltre il 4 ottobre. Nel Pd ognuno guarda alla propria corrente e ai suoi referenti. La vittoria avrà molti padri, mentre la sconfitta sarà orfana. E nessuno si sognerà di chiedere il congresso anticipato

Non cambierà nulla. Quali che siano i risultati elettorali di Alatri e Sora. Non cambierà nulla perché i leader dei vari Partiti stanno già pensando alle Provinciali, alle Comunali di Frosinone e a come preparare le strategie per ottenere le candidature o le ricandidature che contano veramente, al Parlamento e alla Regione.

Ma quali sono i veri scenari dei due importanti Comuni ciociari?

Lo scenario di Alatri

Ad Alatri il Pd governa da tempo e il doppio mandato di Giuseppe Morini è lì a testimoniarlo. Il Comune è una roccaforte di Mauro Buschini, che però negli ultimi mesi ha dovuto fronteggiare diversi “tsunami”. E’ ancora lì, ma ha cambiato parte della strategia: sta cercando di puntare sullo “zoccolo duro”, perciò in diversi Comuni ha fatto scelte da… indipendente. Tipo Collepardo.

Maurizio Cianfrocca

In campo c’è Fabio Di Fabio, vicesindaco di Morini. Solido, affidabile, esponente dell’area di Antonio Pompeo. Ha un compito difficile, perché ad Alatri mai come stavolta è complicato. Tutti i sondaggi dicono che il ballottaggio sarà una corsa a tre e chi resterà fuori ci rimarrà per una manciata di voti: intorno ai cinquecento.

In ogni caso però non ci saranno sconvolgimenti nel Pd. In caso di sconfitta il Segretario Luca Fantini certamente non si dimetterà e Antonio Pompeo non chiederà il congresso; ed in caso di vittoria nessuno potrà avanzare rivendicazioni interne perché mai come questa volta il risultato sarà frutto di una corsa unitaria. Dunque, alla fine cambierà nulla.

Il centrodestra del candidato sindaco Maurizio Cianfrocca è unito ma non amalgamato. La competizione tra le Lega di Nicola Ottaviani e i Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini è molto forte. Ma ad Alatri a guidare i Fratelli c’è Antonello Iannarilli, preoccupato del suo risultato. E anche Forza Italia guarda in casa sua. Una eventuale vittoria del centrodestra lascerebbe a Cianfrocca il non facile compito di gestire poi la coalizione.

Soprattutto, nulla cambierebbe all’interno della coalizione: in caso di sconfitta, non ci sarebbe un colpevole politico perché la designazione di Cianfrocca è stata unitaria e Iannarilli ha avuto il coordinamrnto della campagna di FdI come chiedeva. In caso di vittoria vale lo stesso discorso del Pd: sarebbe una vittoria senza una paternità politica singola ma il risultato di un impegno congiunto. E questo non cambierebbe i rapporti di forza.

Lo scenario di Sora

I candidati alle Comunali di Sora

A Sora il centrodestra aveva la vittoria in pugno. Un successo di Federico Altobelli cancellerebbe i rancori ma non le contrapposizioni profonde tra i diversi protagonisti locali del centrodestra. E anche in questo caso Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo guardano alla propria lista. Mentre i big guardano ai loro candidati di riferimento per il consiglio comunale.  (Leggi qui Chi vince se… Le battaglie navali di Alatri e Sora).

Il Pd ha una sua presenza ma senza simbolo. A sostegno del candidato civico Luca Di Stefano. Molto da guadagnare, pochissimo da perdere. Poi c’è Eugenia Tersigni. Ufficialmente nessuno del Partito Democratico la sostiene. Però i dubbi ci sono: Antonio Pompeo fino ad oggi non ha fatto una dichiarazione ufficiale di voto, potrebbe optare per l’indicazione del disgiunto: sostegno pieno al capogruppo uscente del Pd che sta nella civica di un fronte (Di Stefano), astensione sul sindaco o libertà di coscienza. Tanto più che Eugenia Tersigni è sostenuta dal vicepresidente della Provincia Luigi Vacana, vicepresidente della Provincia e fedelissimo di Pompeo.

Insomma, tiriamo le somme: Partiti solo formalmente uniti, correnti di Partito in competizione,  big preoccupati dei loro candidati di riferimento ma non della coalizione. Come al solito: la vittoria avrà molti padri,  la sconfitta sarà orfana. Ma non succederà nulla. Nessun congresso anticipato.

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