Tutti insieme per eleggere il sindaco: ma manca il candidato

L'aperitivo di capodanno si trasforma in un vertice del centrodestra ad Alatri. Presenti tutti i big. E si è parlato delle Comunali. “Trasferiamo qui il modello vincente di Ceccano”. Il colpo di Iannarilli.

Camilla de Tourtrissac

Tagliacucitrice con gusto

I tavolini sono attaccati l’uno all’altro a formare un ferro di cavallo intorno alla stanza. Forse è un modo per consentire a tutti di dire che stavano al tavolo della presidenza. O forse è perché allo storico Brio Bar di Alatri la politica che conta mancava da tempo e ora tutto sembra una gigantesca tavolata per la prima comunione.

Questa volta invece è diverso. Dai bordi dei tavoli penzolano le bandiere di Fratelli d’Italia, della Lega, di Forza Italia. Ci sono tutti. Al massimo livello provinciale. Non accadeva da secoli.

Tutti intorno al tavolo

Il tavolo del centrodestra ad Alatri

Pasquale Ciacciarelli spicca nel grigiore (dei tessuti: dopo i cenoni il nero sfina sempre) per il suo maglioncino color ruggine mentre compulsa il suo smartphone alla ricerca di messaggi su Facebook che commentino il recente passaggio alla Lega. Alla sua sinistra un freddoloso il senatore Gianfranco Rufa si stringe nella giacca di lana marrone e si protegge con un gilet nocciola chiaro. Non ha questi problemi Roberto Addesse, il consigliere comunale è in maglioncino nero seduto accanto al ‘collega’ Gianluca Borrelli in giacca grigia e camicia.

Alla destra di Ciacciarelli siede l’onorevole Francesca Gerardi con una mise in nero che sfina (ma lei non ne ha bisogno), a seguire c’è Kristalia Papaevangeliu parlamentare per una notte o poco più.

Nel tavolo aggiunto siede il coordinatore provinciale di FdI Paolo Pulciani, affiancato da un incontenibile Antonello Innarilli eccitato sia dall’aria di casa che dal colpaccio messo a segno la sera del 30 dicembre: lui, attorno al tavolo, ci ha portato i leader nazionali del Partito.

All’angolo, ma non politicamente, comunque lontano dal centro della scena, siede il senatore Massimo Ruspandini. Al quale fa da contrasto un sempre più British Daniele Maura: al presidente del consiglio provinciale mancano solo i levrieri e poi sarebbe pronto per essere ritratto da Antoon van Dyck in uno dei suoi capolavori di scuola fiamminga con le scene di caccia sui colli inglesi.

Incorniciata all’angolo, silenziosa, sta lady Teresa Graziani. Di fronte, all’altro lato della stanza, troneggia un rubicondo Gianluca Quadrini: il vice coordinatore regionale di Forza Italia è appena rincasato dal capodanno in Germania e sembra avere fatto il cenone a discapito d’un gregge di agnelli.

E poi il nutrito gruppo dei civici, con Gianluca Borrelli e tanti altri assetati di elezioni e di voti. La gente non è più abituata a tutto questo movimento: i tempi di Antonello Iannarilli o del senatore Oreste Tofani sono lontani anni luce. Passano all’esterno del BrioBar e fanno le foto con i cellulari dalle finestre.

Solo uniti si vince

I personaggi sono tanti ma la politica è poca. È stato il centrodestra di Alatri e chiedere il tavolo con i big. Ufficialmente per farsi gli auguri. In realtà per evitare di scannarsi alle prossime comunali del 2021. È Massimo Ruspandini a mettere il dito nella piaga: «Alatri è una delle città più di centrodestra nell’intera porivncia, se vi mettete insieme avete già vinto». Si ma chi è il candidato: «Fratelli d’Italia è per l’unità del centrodestra». La traduzione politica è: se volete l’unità dovete cercarla, essere capaci di riunirvi attorno ad un nome.

Gianluca Quadrini conta le truppe rimaste, prende atto delle nuove linee dettate in mattinata da Silvio Berlusconi. E assicura alla platea «Forza Italia è più viva che mai». Da in fondo alla sala si sente a mezza voce un “t’ piacess’ ”. A guardargli le spalle ci sono il commissario cittadino Aurelio Nevicelli, il vice presidente Anci Luca D’Arpino con il consigliere nazionale Anci Luigi Bianchi. Assente il sub commissario per l’area Nord Daniele Natalia: è a a Roma per un processo.

È Francesca Gerardi a fare la sintesi. Il coordinatore provinciale della Lega dice che si deve trasferire ad Alatri il ‘modello Ceccano‘: un blocco unitario da mettere in campo con mesi di anticipo, prima degli avversari. «L’esperienza di Ceccano ci dice che uniti si vince, frantumati non si va lontano». Il nome? Non cade nel tranello: deve essere il centrodestra locale ad autodeterminarsi. Chiede unità.

Il blitz di Antonello

La cena di Iannarilli con Ghera e Aurigemma

C’è una certezza: il candidato questa volta non sarà Antonello Iannarilli. Ha altro in mente il due volte deputato, due volte consigliere regionale, assessore del Lazio con Storace ed ultimo presidente della Provincia. Lo si deduce dalla cena di fine anno organizzata al centro ippico Alexandra.

Per lui si è spostato il capogruppo FdI in Regione Lazio Fabrizio Ghera ed il capogruppo del Misto Antonello Aurigemma; il vice coordinatore provinciale Roberto Toti e l’ex deputato Ue Sandro Foglietta; l’ex sindaco di Torrice Alessia Savo ed una lunga serie di componenti la direzione nazionale, consiglieri ed assessori.

Troppa roba per voler puntare a fare solo il sindaco.

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