E sotto l’albero di Anagni nessuno mette il dirigente (di F. Ducato)

Il nodo dell'Ufficio Tecnico nel Comune di Anagni. Nemmeno nel 2017 è stata individuata la soluzione definitiva. Le possibili spiegazioni. Ed i possibili scenari

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

All’ufficio tecnico del comune di Anagni in queste ore non stanno preparando i regali, o decidendo cosa fare a Capodanno. Si stanno, molto più prosaicamente, chiedendo che cosa sarà del loro lavoro a partire dal mese di gennaio del 2018.

 

Una preoccupazione che trae spunto da almeno due questioni.

 

La prima è il fatto che il 31 dicembre scade l’ultima proroga accordata all’ ingegner Benincasa, da tempo arrivato al comune di Anagni per dirigere il settore Lavori Pubblici dell’ufficio tecnico, dopo essere stato chiamato a scavalco dal comune di Ferentino. Da voci di corridoio sembra certo che l’ingegnere dovrebbe rimanere anche per i primi mesi del 2018. Ma, allo stato attuale, al di là delle rassicurazioni, non c’è ancora nulla di definitivo riguardo ad una sua effettiva permanenza.

 

L’altra questione è quella relativa alla sempre più probabile partenza dall’ufficio tecnico dell’architetto Pulcini. Che, pare, a partire dal mese di febbraio, dovrebbe rassegnare le dimissioni. Le voci ufficiali parlano di dimissioni che dovrebbero essere presentate per motivi familiari. Ma, a quanto sembra, questi motivi sarebbero “aiutati” da un ambiente di lavoro non propriamente sereno e familiare.

Probabilmente, soprattutto per quanto riguarda Benincasa, arriverà una ennesima proroga in zona Cesarini. Ma la realtà, a sentire quelli che ci vanno tutti i giorni, è che all’ufficio tecnico del comune si lavora a vista, senza una direzione precisa, e senza una visione d’insieme chiara. Cosa piuttosto grave per quello che dovrebbe essere il cuore dell’attività amministrativa.

 

In tutto questo, all’ufficio tecnico rimane inevasa una domanda che molti si fanno ormai da mesi: ma che cosa ne è del concorso che avrebbe dovuto, ormai mesi fa, permettere di scegliere definitivamente il dirigente del settore?

Quel concorso per titoli per il quale era rimasto, come unico possibile candidato l’ingegnere Salvatori?

Ovvero, il dirigente che, circa un anno fa, aveva concluso il suo rapporto di lavoro con l’amministrazione comunale tra polemiche e voci di corridoio più o meno calde?

 

Non se ne sa nulla. Ancora un mistero, che si spera possa essere chiarito nel più breve tempo possibile.