Alessio D’Amato riparte da Cassino: alle Regionali ci sarà

L'assessore alla Sanità Alessio D'Amato a Cassino. Ufficialmente per parlare di Covid. In pratica per ribadire che lui è in corsa per l'eredità di Zingaretti. I segnali dai sindaci. Chi c'era. Le impronte di Salera e non solo

Alberto Simone

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L’incontro è uno solo. Ma in realtà sono due: bisogna leggere tra le righe per vedere i messaggi nascosti nella riunione che ha portato a Cassino Alessio D’Amato. Perché anche lui, in realtà, è due persone nello stesso tempo.

È l’efficientissimo assessore alla Sanità del Lazio che ha affrontato a viso aperto tutte le ondate di covid nella sua Regione, ha rivoltato come un calzino l’intero comparto Sanità, creato dal nulla 5 Covid Hospital, affiancati da ospedali sub intensivi e strutture per il post covid. Allo stesso tempo è l’aspirante successore di Nicola Zingaretti al timone della Regione Lazio. Ma un patto interno al Partito Democratico vuole da ieri che ci sia una moratoria assoluta su questo tema. Del nome del candidato si tornerà a parlare dopo il 25 settembre una volta archiviate le elezioni politiche. (Leggi qui: Letta “Non ci sarà pareggio”. I nomi entro domenica: Pompeo non si candida).

D’Amato, Salera ed i loro amici

La versione ufficiale vuole che l’incontro sia stato organizzato solo per parlare di Sanità. Degli scenari post Covid, delle emergenze (ma anche delle eccellenze) che riguardano gli ospedali della provincia di Frosinone.

A guardare bene però l’incontro è stato organizzato dall’associazione Janula; il referente della quale è Pierluigi Pontone (modera lui l’incontro). Janula è una creatura di Luca Palladino (il presidente, assente per motivi di lavoro) e Francesco Mosillo: l’imprenditore ed ex consigliere comunale Pd, presente in platea; nel 2019 ha lasciato la politica per concentrarsi sul lavoro, puntando su Enzo Salera. Che ha vinto le elezioni diventando sindaco. A voler guardare bene, le impronte politiche di Enzo Salera sull’incontro ci sono; uno attento scoprirebbe anche qualche debole traccia di dna riconducibile a Pensare Democratico, la componente Pd maggioritaria di Francesco De Angelis: il rapporto personale con Mosillo non si è mai interrotto.

Però la versione ufficiale è che si parla di Sanità. E infatti al tavolo della sala Restagno del Comune di Cassino c’è il direttore Generale della Asl di Frosinone Angelo Aliquò. Al suo fianco il sindaco di Cassino Enzo Salera. I riflettori sono però tutti per l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Messaggi in chiaro

La sala Restagno durante l’incontro con Alessio D’Amato

Di politica, in sala, non si parla. Quello di oggi è un incontro di natura tecnica” ci tiene a specificare il sindaco Enzo Salera. La realtà è del tutto diversa. Basta dare un’occhiata alla sala per capire che l’incontro con i sindaci del Cassinate serve anche per mandare un segnale. E per ricordare che Alessio D’Amato è uno degli aspiranti candidati a Governatore del Lazio. Che arriva a Cassino poche ore dopo la tappa compiuta da Marta Bonafoni: consigliere regionale e pure lei disposta alla candidatura se alla fine ci saranno le Primarie.

Non è un incontro nel quale parlare di Sanità. In sala c’è il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, già numero due di Piero Marrazzo in Regione Lazio e presidente facente funzioni dopo le dimissioni del titolare. C’è l’ex parlamentare Anna Teresa Formisano che una tappa in Regione l’ha fatta diventando il potentissimo interlocutore al tavolo Stato – Regioni in materia di Servizi Sociali. In prima fila siede Pino Candido, discretissimo quanto efficiente capo Segreteria di Governatori ed assessori per quarant’anni. E c’è Marco Delle Cese già presidente del consorzio industriale Cosilam.

Qualche sindaco incoraggia Alessio D’Amato a candidarsi per il dopo Zingaretti. Lo fa Gioacchino Ferdinandi, primo cittadino di Piedimonte San Germano: non in maniera esplicita. Ma il messaggio è chiaro: “Assessore, anche mia mamma quando la vede in Tv la riconosce come l’assessore che gli ha permesso di fare il vaccino. Lo dico pur non essendo uomo di Centrosinistra: lei ha fatto un grandissimo lavoro“.

D’Amato è in campo

da sinistra Enzo Salera, Pierluigi Pontone, Alessio D’Amato, Giovanni Aliquò

D’Amato ha incassato i complimenti. Soprattutto non ha nascosto che la sua candidatura per il post Zingaretti è assolutamente in campo. Io sono a disposizione del Pd e della coalizione come ho sempre detto. Il ruolo regionale è per valorizzare questi dieci anni fatti dalla giunta Zingaretti ma su queste cose deciderà il Partito e la coalizione“. Traduzione dal politichese: non mi sono ritirato, la mia candidatura è in campo.

C’è la moratoria, il patto tra gentiluomini in base al quale non si parla di Regionali fino al 25 settembre. Alessio D’Amato conferma e spiega: “Ci attende una sfida campale, ci sono collegi chiave nei quali vincere vuol dire realizzare un’altra partita. Qui non c’è niente di perso. Dobbiamo lavorare strada per strada, Comune per Comune e credo che abbiamo le condizioni per battere questa destra“.

Tra i sindaci di centrodestra c’è chi prova a dire che sarebbe più giusto se Zingaretti rassegnasse le dimissioni dal momento in cui si candida alle Politiche. Risponde: “La Legge non dice questo. Prevede di candidarsi e poi dimettersi successivamente in caso di elezione. Così è stato fatto finora da tutti i Governatori che si sono candidati. Per cui non c’è nulla di anomalo rispetto a questa modalità. Il presidente ha già detto che si dimetterà quando e se sarà eletto“.

La lotta alla pandemia

In prima fila Pino Candido, Esterino Montino, Anna Teresa Formisano

Ai sindaci in sala, Alessio D’Amato ha spiegato come il Lazio sia stata la Regione che meglio di altre ha affrontato la pandemia. Sarà un elemento che il Centrosinistra rivendicherà alle prossime elezioni Regionali. “Assolutamente sì“, conferma l’assessore.

E aggiunge: “Il modello Lazio deve essere valorizzato perché è un modello che significa poche chiacchiere, tanti fatti. È la concretezza nei confronti di chi fa il bla bla. Questo è il modello che abbiamo messo in campo e che andrà valorizzato prima per le politiche e successivamente per le Regionali. Mi ha fatto piacere sapere che la mamma del sindaco di Piedimonte si ricorda di me per la campagna vaccinale. Noi abbiamo veramente lavorato per salvare la vita a tanti nostri anziani, questo riconoscimento trasversale è per me un onore“. 

Parla a Cassino, D’Amato. Uno dei pochi grandi comuni della provincia di Frosinone amministrati dal Centrosinistra. “L’amministrazione Salera? Ho un ottimo giudizio sull’operato, ha risanato i bilanci e ha attivato un rapporto virtuoso con l’Università per guardare al futuro e all’innovazione tecnologica“. Conclude l’assessore: “Qui a Cassino c’è una grande concentrazione industriale, c’è Stellantis. Questo territorio può diventare il polo italiano che guarda all’innovazione e mi riferisco all’auto elettrica. Questa deve essere la sfida che riguarderà questo territorio“.

A leggere bene tra le righe: parla già da candidato Governatore.