Alfa Romeo, Giulietta dice addio a Cassino Plant dopo 10 anni d’amore

Dopo dieci anni Giulietta si prepara a lasciare le linee di Alfa Romeo Cassino Plant. Ha venduto migliaia di pezzi e centrato decine di premi. Il futuro del segmento C.

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Nacque all’alba degli anni 2010, nome in codice ZAR 940, nome commerciale Milano, tramutata in Giulietta perché nel 2009 Arese era in chiusura. La compatta Alfa Romeo, l’auto che dal 2010 è stata acquistata in centinaia di migliaia di unità, tra le più amate dagli italiani, sta per arrivare al momento dei saluti. L’Alfa Romeo Giulietta è pronta ad uscire dalle linee della fabbrica di Cassino Plant a partire dalla metà del 2020. L’auto, nonostante l’ultimo restyling, è sempre più in caduta libera nei dati di vendita e questo perché di fatto è un modello che risale a dieci anni fa.

Alfa Romeo Giulietta

In base il piano investimenti presentato a Balocco da Sergio Marchionne, l’ultimo prima di morire, nel segmento C avremmo visto un restyling di Giulietta oltre ad un piccolo Suv. Il fatto stesso che il Suv esista (si chiama Tonale e verrà prodotto a Pomigliano) e che il restyling di Giulietta c’è stato, non lascia adito a dubbi: Giulietta così come la conosciamo non esisterà più.

Il futuro del Segmento C

Forse, in futuro, Fca deciderà di realizzare un’altra compatta del segmento C, ma ad oggi tutto ciò risulta molto difficile, oltre che rischioso. Rimanere scoperti sul segmento C, puntando solo su un’auto di gamma effettivamente alta è pericoloso, ma lo sarebbe stato allo stesso modo continuare a produrre un modello che negli ultimi mesi sta rappresentando più un costo che ricavi.

A Cassino invece cosa accadrà? L’uscita nella prima metà del 2020 di Giulietta dalla fabbrica di Piedimonte San Germano favorirà l’ingresso del Suv di segmento D della Maserati. (leggi qui Maserati e Alfa, rombano i motori a Cassino Plant: via agli investimenti) La fabbrica che si trova ai piedi dell’abbazia è pronta quindi a completare il suo percorso verso il Premium, con un impianto che realizzerà solo ed esclusivamente auto di alta gamma: Giulia, Stelvio ed il Levantino.

Quindici motori, 3 restyling

Alfa Romeo Giulietta nel restyling 2019

La storia di Giulietta quindi, iniziata a Cassino, termina a Cassino. Quindici motorizzazioni: dal tranquillo 1.4 16V fino al modello monstre Squadra Corse 1750 TBi 16V 285 TCT (cambio a doppia frizione). Tre restyling: quello del 2013 molto light che aggiunse appena qualche particolare, poi il 2016 che cambiò le dotazioni e qualche linea; infine quello del 2019 più orientato verso l’assetto sportivo.

Dieci anni di successi: Giulietta si è piazzata al secondo posto nel premio Auto dell’anno 2010. È stata eletta Auto Europa 2011 al Motor Show in Italia; Compact Car of the Year il concorso Trophèes L’argus in Francia; auto dell’anno in Repubblica Ceca nel 2011. Tra il 2010 ed il 2012 ha centrato più di venti riconoscimenti della stampa internazionale. Ha avuto una menzione d’onore al Compasso d’oro.

Ma il successo più grande è stato quello di avere resistito al tempo ed alle mode per ben dieci anni: in termini automobilistici sono due generazioni. Un trionfo che solo poche auto possono vantare.

Un capitolo non solo industriale, ma anche affettivo per il territorio che si conclude. Giulietta è stata di fatto per quasi un decennio l’auto del territorio del cassinate, dell’intorno della fabbrica di Piedimonte. L’Alfa per tutte le tasche ed i palati, giovane e grintosa, ma anche elegante e che ha racchiuso in sé i canoni storici del biscione.

Giulietta Carbon black

Senza Giulietta non sarà più la stessa cosa, ma forse è un distacco necessario per completare un processo arrivato ad un punto di non ritorno per Cassino Plant, per Alfa e per tutto il gruppo FCA.