Biscione rampante: Stelvio, Giulia e Jeep le note positive di Fca

I numeri di Fca a febbraio non brillano. Ma Giulia e Stelvio fanno cifre strepitose. Il marchio Alfa Romeo è in controtendenza nel gruppo. Buone anche le cifre Jeep

Alfa Romeo continua a crescere nelle vendite. E lo fa in un quadro di mercato non proprio roseo per il gruppo Fca – Fiat Chrysler Automobiles che rispetto allo scorso anno perde il 10,8%.

 

IL BISCIONE RAMPANTE

I dati di febbraio sottolineano come il marchio del Biscione sia cresciuto nelle vendite italiane del 18,6%.

In termini assoluti, nel secondo mese dell’anno Alfa ha piazzato sul mercato 4509 vetture. Buona parte delle vendite hanno riguardato modelli prodotti a Cassino, ovvero Giulietta, Giulia e Stelvio.

Grazie ai dati di febbraio Alfa Romeo amplia la sua quota di mercato in Italia, arrivando ad un 2,48% del totale delle vendite.

Alfa Romeo registra il segno positivo all’interno della galassia Fca dove invece predomina il segno ‘meno’. Non solo: Alfa va in controtendenza anche rispetto all’intero mercato nazionale che chiude il mese di febbraio con un -1,8%.

Al termine dei primi due mesi del 2018 le auto del biscione immatricolate in Italia sono state 9032 un passo in avanti importante rispetto all’aggregato gennaio-febbraio 2017. Il confronto infatti parla di una crescita importante, pari al 23,31%, numeri che senza dubbio possono permettere di guardare al resto dell’anno con un deciso ottimismo.

 

 

STELVIO DA SCALARE

Passando ai modelli, buona la performance di Stelvio sulla quale però non è possibile fare un raffronto, in quanto la gamma è stata messa sul mercato a partire solo da marzo.

I numeri sono però considerevoli: 1194 i Suv Alfa venduti a febbraio, un dato che permette a Stelvio di essere la più venduta nel suo segmento. In due mesi le unità immatricolate sono state 2337.

Risultati positivi anche per Giulia, che però si attesta ad uno standard più basso: 774 unità vendute a febbraio 2018 contro le 759 del 2017.

Al termine del primo bimestre sono 1545 le berlina vendute contro le 1526 dei primi due mesi del 2017.

Scende Giulietta, che pur rimanendo l’Alfa più venduta in Italia con 1862 unità immatricolate a febbraio, cala del 17% rispetto all’anno scorso.

Nel mese di febbraio in Italia le Alfa Romeo Giulia e Stelvio sono state le auto più vendute dei loro segmenti, la Giulia con il 15,5% di quota, lo Stelvio con il 17,5%. Lo si apprende dai dati diffusi dal ministero dei Trasporti.

 

IL RESTO DELLA GALASSIA FCA

Fca ha nel complesso immatricolato circa 48.000 vetture per una quota di mercato del 26,4%. Nei primi due mesi del 2018 le registrazioni del Gruppo guidato da Sergio Marchionne sono 98.700, per una quota del 27,4%.

Il successo maggiore, dopo Alfa Romeo, è per Jeep.

La Panda è l’auto Fca più venduta nel mese, seguita da Tipo, 500 e 500X. Nella top ten anche la 500L e la Ypsilon.

II marchio Fiat ha immatricolato 32.400 auto e la quota è al 17,8%. Nell’anno, oltre 66.900 le registrazioni, per una quota del 18,6%.

Lancia in febbraio immatricola quasi 4.200 vetture, per una quota del 2,3%. Nel primo bimestre dell’anno le Lancia registrate sono oltre 8.400 e la quota al 2,3%. Ypsilon in febbraio si conferma ancora tra le dieci vetture più vendute del mese e tra le prime del segmento B anche grazie alla gamma completamente rinnovata.

 

PRODUZIONE IN CALO

I dati di produzione dei primi due mesi nello stabilimento di Melfi evidenziano l’ulteriore calo produttivo della Punto rispetto all’anno precedente e una sostanziale tenuta delle produzioni di Renegade e 500x.

Sono infatti 6.232 le Punto prodotte nei primi due mesi del 2018 che porterebbe la produzione in previsione per il primo trimestre appena sopra le 9.000 unità con un calo intorno al 37 % rispetto alle 14.900 prodotte nel 2017.

Siamo a circa il 50% delle Punto prodotte nel primo trimestre del 2016.

Per Jeep Renegade e Fiat 500X, invece, annota la Fim Cisl, “si sono prodotte nei primi due mesi circa 49.530 unità che sul primo trimestre dovrebbe attestarsi tra le 74.000 e 75.000, appena sotto la quota delle 75.000 unità prodotte nel 2017, nonostante le 9 giornate di Cassa Integrazione avute ad inizio anno”.

Spiega il segretario Fim Fernando Uliano: «Come FIM-CISL nel 2012 con i nostri accordi sindacali e la conseguente decisione di portare i due modelli 500x e Renegade abbiamo salvato lo stabilimento di Melfi e determinato oltre 1800 nuove assunzioni. Ora dal piano industriale che ci verrà presentato il primo di giugno è indispensabile individuare e stabilire i tempi per la produzione del terzo modello e costruire la strategia per le nuove sfide sulla mobilità, investendo sulla guida autonoma e sulle motorizzazioni ibride ed elettriche».

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