Alfieri: «Il Pd unito ha detto basta a Forza Italia, è Pompeo a dividerci»

Lo scontro è frontale. Non è una scaramuccia di periferia. Il presidente del Pd Domenico Alfieri ed il presidente della Provincia Antonio Pompeo sono ai ferri corti. Colpa di Forza Italia e dell’alleanza che Pompeo vuole portare avanti fino alla fine di questo ultimo scorcio di legislatura in Provincia.

La miccia l’ha accesa in mattinata Domenico Alfieri dichiarando ad Alessioporcu.it di non essere più disposto a candidarsi al consiglio provinciale se anche nei prossimi due anni si dovrà governare con gli uomini di Mario Abbruzzese. (leggi qui)

La replica, infuriata, è arrivata in serata quando Antonio Pompeo ha accusato il presidente del suo Partito di fare il gioco di Forza Italia e – con i suoi personalismi – dilaniare l’unità e l’immagine del Pd. E poi l’annuncio: «Affronterò nelle sedi deputate ciò che sta accadendo in questi giorni». (leggi qui)

Non accetta la risposta Domenico Alfieri. La replica ad Antonio Pompeo è arrivata in serata ed è al vetriolo: «Durante l’ultima riunione in ordine di tempo della Direzione Provinciale del Partito Democratico di Frosinone, solo poche settimane fa, c’è stato un deliberato all’unanimità che ha rimesso in discussione l’alleanza che Pompeo tiene in piedi alla Provincia. Forse il presidente Pompeo non lo sa perché non ha partecipato a quella discussione».

La conclusione è ancora più dirompente: «Sappia Antonio Pompeo che il Partito Democratico è unito su questa posizione. Se qui c’è qualcuno che è divisivo, a questo punto, è chiaro che non sono io».

La replica arriva anche al consigliere regionale Mario Abbruzzese che aveva detto «Alfieri è l’ultimo vietnamita rimasto nella foresta, qualcuno gli comunichi che la guerra è finita da trent’anni». A lui, il presidente del Pd ha detto: «La guerra sarà finita per lui. Fino a quando ci saranno disoccupati, anziani in difficoltà, giovani che non trovano lavoro, emarginati, io resterò a combattere la mia battaglia per loro. Lui si goda le sue tregue e continui a prosperare in quegli accordi. Sappia che io resterò a combattere la mia battaglia e sarò suo avversario».

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