Alle Provinciali il centrodestra si ritrova nel… Sacco

Il centrodestra potrebbe trovare una sintesi sul nome di Giuseppe Sacco (sindaco di Roccasecca) come candidato presidente della Provincia di Frosinone. Gli incontri (e gli scontri) di Quadrini. La non contrarietà di Ottaviani.

Non c’è convergenza. Sul nome del sindaco di Pofi Tommaso Ciccone c’è la possibilità di concentrare un grande numero di voti: di Forza Italia e civici d’area di centrodestra. Ma non abbastanza per raggiungere quell’unanimità della coalizione, necessaria per scalzare Antonio Pompeo dalla stanza di Presidente della Provincia di Frosinone.

È il risultato del primo giro di orizzonte avviato dagli alleati. Per questo si sta lavorando su un nome alternativo. Da proporre al tavolo delle trattative con Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, civici.

E quel nome sta prendendo corpo.

 

Il centrodestra nel… Sacco

Potrebbe  essere il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco l’alternativa a Tommaso Ciccone. Il suo nome è stato proposto dal coordinatore provinciale di Noi con l’Italia Gianluca Quadrini, nel corso di un tavolo ristrettissimo ma ben studiato.

Che ha avuto la mission di far arrivare l’informazione, con il dovuto garbo, al coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini ed al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Ma anche alla Lega ed a Fratelli d’Italia. E – nelle ore scorse – anche al cartello dei civici.

Il ragionamento fatto da Quadrini è lineare. E parte da un presupposto: Tommaso Ciccone è un ottimo candidato ed ha tutti i numeri necessari per vincere. È di area, al secondo mandato, ha dimostrate d’essere capace di aggregare già durante le ultime provinciali con le preferenze.

Ma ha un difetto. Per molti insormontabile. Viene considerato espressione d’una parte di una parte. Cioè di essere l’uomo di Mario Abbruzzese: che, a sua volta, è una parte di Forza Italia . Cioè  una sola parte della coalizione.

Da qui il lavoro per arrivare ad una possibile alternativa. Rappresentata da Giuseppe Sacco.

 

Il sindaco non allineato

A favore del sindaco di Roccasecca ci sono una serie di fattori. Il primo: è di area ma non è iscritto ad alcun Partito. Il che lo rende equidistante da tutte le quattro gambe del tavolo di centrodestra. Ha dimostrato di avere la capacità di fare squadra: solo lui è stato in grado di costituire un coordinamento dei sindaci del Sud per mettere sul tavolo una strategia condivisa in materia di Rifiuti e Ambiente.

Ha fatto squadra con Nicola Ottaviani su alcune delle battaglie del sindaco di Frosinone: su Acea e Saf. Ma non è iscritto al suo ‘partito’ dei sindaci. Dialoga in modo fitto con Mario Abbruzzese: ma non è appiattito sul vice coordinatore nazionale degli Enti Locali per Forza Italia.

È meno esposto del sindaco di Ceccano Roberto Caligiore che viene visto come espressione diretta di Fratelli d’Italia.

 

Il dessert di Mario

Il nome di Giuseppe Sacco è stato fatto anche da Mario Abbruzzese: lunedì sera nel corso della cena con il sindaco ed il gruppo consiliare di Cassino. (leggi qui Tutti a cena all’Edra per sperare di tenere unita la maggioranza).

È una delle tre ipotesi sulla quale sta lavorando: Tommaso Ciccone di Pofi, se il tavolo chiederà un nome del nord della provincia di Frosinone; Gioacchino Ferdinandi di Piedimonte San Germano se il tavolo dovesse lasciargli mano libera; Giuseppe Sacco se pretenderanno un nome equidistante da tutti.

Il nome è arrivato al momento della macedonia, come ipotesi sulla quale convergere se non dovessero esserci troppi margini per un sindaco di bandiera.

 

 

Quadrini tra tavoli e scintille

Gianluca Quadrini, invece, sul nome di Giuseppe sacco ci sta lavorando da tre settimane Ha tastato il polso di Nicola Ottaviani nel corso di un incontro a pranzo avvenuto nei giorni scorsi. Ricavandone una ‘non contrarietà‘. Ha provato a sentire il parere del suo coordinatore regionale Alfredo Pallone: con il quale sono partite subito le scintille (leggi qui Provinciali, scintille tra Pallone e Quadrini su Lega e Forza Italia). Perché Pallone non vuole interferenze: ha dato la sua parola ad Antonio Tajani che attenderà le decisioni di Forza Italia prima di posizionarsi sullo scacchiere.

In modo informale, una ‘non contrarietà‘ è arrivata anche da ambienti della Lega e da Fratelli d’Italia.

La parola definitiva arriverà dai ‘Non allineati’: i civici che oggi rappresentano una quota decisiva. Per qualsiasi schieramento.