Alle urne, alle urne. Ma almeno prima facciamo scattare il vitalizio

Foto © Imagoeconomica, Livio Anticoli

L’accordo Zingaretti-Di Maio isola Renzi, che a questo punto non vede l’ora di mandare Giuseppe Conte a casa. Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono pronti a prendersi l’Italia. Elezioni anticipate vicinissime, l’unica cosa che può allontanarle è aspettare il termine per poter avere il vitalizio.

Mai così vicina l’ipotesi di elezioni politiche anticipate come in questo momento. L’intesa tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio su una legge elettorale proporzionale con sbarramento al 5% è sicuramente una dichiarazione di guerra a Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Il quale ormai appare all’angolo, ma ha i voti per tenere in vita il Governo Conte.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni

Nelle prossime settimane si deciderà tutto: dal voto per l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini alle elezioni regoionali in Emilia Romagna e Calabria. Lo stesso Matteo Salvini e Giorgia Meloni, indiscussi capi del Carroccio e di Fratelli d’Italia, danno per sicuro il ritorno alle urne. Ma bisognerà vedere con quale legge elettorale, perché sarà quella a determinare possibili alleanze future.

Inoltre ci sarà la pronuncia della Corte Costituzionale sul referendum della Lega, che chiede un sistema elettorale maggioritario. Ma in ogni caso la questione è che questo Governo non riesce a concentrarsi su nulla, né sull’ordinario né sullo straordinario.

Assente dalla scena internazionale, leggerissimo in Europa, litigioso, frammentato, preoccupato soltanto di ribattere alla polemica del giorno. Non ci sono i presupposti per andare avanti. In una situazione del genere in qualunque altro Paese serio e responsabile si farebbe una legge elettorale per favorire la governabilità del Paese. In Italia no, in Italia le leggi elettorali si fanno per rendere il quadro ingovernabile. Come è successo l’’ultima volta. Come succederà ancora.

Luigi Di Maio e Giuseppe Conte © Imagoeconomica

C’è un solo elemento che potrebbe allungare la vita del governo: raggiungere il termine fondamentale per far scattare il vitalizio. Che non è più quello di un tempo: quattro anni, sei mesi e un giorno della legislatura. Quel traguardo si raggiunge a settembre 2022. Poi si potrà votare tranquillamente. Buona attesa.