La gestione della pandemia e le alleanze che verranno

Nella prima ondata di sono distinti soprattutto Luca Zaia e Vincenzo De Luca. Adesso il Governatore del Lazio e leader del Pd sta lavorando per diventare il regista delle operazioni politiche del futuro prossimo. Ecco in che modo.

Nella prima fase della pandemia i Governatori che si distinsero furono indubbiamente Luca Zaia (Veneto) e Vincenzo De Luca (Campania). Ma anche Giovanni Toti (Liguria) e Michele Emiliano (Puglia). Tutti infatti riconfermati alle elezioni regionali di settembre, quelle dell’election day.

In questa seconda ondata le cose sono cambiate molto e soprattutto la Campania è stata investita da uno tsunami di contagi che ha messo a dura prova la fama da “sceriffo” di De Luca.

Nicola Zingaretti Foto © Carlo Lanutti / Imagoeconomica

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha un profilo diverso rispetto ai suoi colleghi Governatori. Lui non va mai sopra le righe e neppure fa notare che il Lazio ha il compito più arduo, non fosse altro perché ospita Roma, la Capitale d’Italia, una delle più grandi e impegnative metropoli del mondo.

I contagi sono aumentati ovunque e quindi anche nella Città eterna, che però regge. Complessivamente, tra prima e seconda ondata, il Lazio ha fronteggiato bene il virus e questo sta avendo un peso anche a livello nazionale. Nicola Zingaretti, da segretario del Pd, è quello che sta anticipando gli scenari, indicando la rotta al Governo. (Leggi qui I protagonisti del giorno. Top e Flop del 10 novembre 2020).

Verso la terza ondata

Nei prossimi mesi l’Italia verrà ulteriormente investita dal Coronavirus e si andrà incontro a scenari imprevedibili. (Leggi qui Covid, scordatevi Natale e Capodanno).

Il premier Giuseppe Conte non è più quello del lockdowvn di marzo e aprile, si è indebolito e i Cinque Stelle non lo aiutano. Neppure Zingaretti però. Almeno non fino in fondo. Il leader Democrat è stanco dei tentennamenti del premier e soprattutto è stanco della inspiegabile melina sul Mes, che garantirebbe risorse fresche da investire sulla Sanità.

Nicola Zingaretti e Antonio Tajani

La risposta di Zingaretti all’apertura di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani va letta non solo nell’immediato (potrebbe non avere effetti), ma in prospettiva. Molti lo hanno scordato ma bisognerà varare una legge elettorale nuova. Probabilmente proporzionale. (Leggi qui Zingaretti ‘chiama’ Tajani e smina la strada a Conte).

In Parlamento ci saranno delle alleanze variabili e Pd e Forza Italia potrebbero ritrovarsi dalla stessa parte della barricata. Poi c’è sempre l’elezione del presidente della Repubblica, passaggio decisivo. Più ancora delle politiche del 2023. La gestione della pandemia è stata importante per l’esito elettorale di molte Regioni. Adesso, relativamente a Nicola Zingaretti, può rivelarsi risolutiva sul piano degli scenari politici nazionali.