All’inferno senza ritorno. La Babele del centrodestra

A gennaio ci sarà il secondo tempo delle provinciali, con le elezioni dei consiglieri. Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia andranno per conto proprio con il coltello fra i denti, gli uni contro gli altri. Perfino essere inseriti nella lista potrebbe rappresentare un boomerang. Con i franchi tiratori pronti al bis.

Poco più di due mesi di tempo. Sarà un inferno. Il secondo tempo delle elezioni Provinciali è previsto a gennaio, quando gli amministratori locali dovranno eleggere i dodici consiglieri.

 

Nel centrodestra si profila una “guerra” senza esclusione di colpi, soprattutto dopo l’esito delle presidenziali, con i “franchi tiratori” che hanno impallinato Tommaso Ciccone.

Soprattutto nei Comuni più grandi: Frosinone, Cassino, Anagni, Ceccano, Pontecorvo, Sora.

 

Lo scoglio più difficile da superare sarà quello delle liste, perché dovranno essere composte da dodici candidati. Tutti gli altri, gli esclusi, si sentiranno liberi di esplodere il fuoco amico verso chiunque. Perfino l’essere inseriti nella lista potrebbe rappresentare un boomerang enorme.

Inoltre ognuno andrà per conto proprio: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia. Probabilmente anche il Polo Civico. Una disarticolazione mai vista prima.

Nel centrodestra il tappo è saltato e sarà niente di più e niente di meno che una “conta” sugli amministratori.

 

L’esame più complicato è per Forza Italia. Fare la lista esigerà un corso di meditazione tibetana per il coordinatore provinciale Adriano Piacentini, che pure ha dimostrato di possedere pazienza in quantità industriali. Ma le spinte dei vari territori, le ambizioni dei consiglieri e le lotte fratricide all’interno saranno come mai in precedenza.

Nel frattempo il centrodestra dovrà fare i conti con quello che potrebbe succedere da qui a gennaio.

Alcune Amministrazioni sono sul filo del rasoio: Cassino e Ceccano su tutte. In altre potrebbe arrivare uno “tsunami” politico. Pensiamo a Frosinone, dove c’è attesa per le scelte del sindaco Nicola Ottaviani. Una eventuale accelerazione sul versante del Partito dei moderati e degli amministratori a livello nazionale cambierebbe gli scenari. Inevitabilmente. Mentre Mario Abbruzzese, vice responsabile nazionale degli enti locali di Forza Italia, vorrà cercare di frenare o respingere l’attacco della Lega di Zicchieri e di Fratelli d’Italia di Ruspandini.

Una Balele dove non soltanto si parlano lingue diverse ma dove ci si manda a quel paese con gesti irripetibili.

 

Nel Partito Democratico si cercherà il filotto, come due anni fa, quando vennero eletti 6 consiglieri. Il trionfo bis di Antonio Pompeo indubbiamente aiuta, ma non sarà comunque semplice conciliare le esigenze degli uscenti con le ambizioni di chi vuole… entrare.

Insomma, si sgomiterà. Come sempre.