Altobelli, il candidato che gioca a rugby e cita il Papa

Il centrodestra presenta il suo nuovo candidato sindaco di Sora. Ed è il candidato che non ti aspetti. Gioca a rugby, fisico da Fly-half , avvocato, frequenta i Francescani, cita Woijtyla. In serata Di Stefano conferma il ticket

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

È un candidato piovuto dal cielo. Una specie di miracolo politico che ha rimesso insieme i cocci del centrodestra finito in frantumi a Sora. Nessuno si aspettava che fosse così Federico Altobelli, l’avvocato proposto dall’Udc per mettere fine ad un mese di intrighi, trappoloni e coltellate alla schiena che hanno affondato la candidatura del dottor Giuseppe Ruggeri. Solo un miracolo avrebbe potuto cancellare lo scontro all’ultimo sangue che per quattro settimane ha contrapposto Lega e Fratelli d’Italia: impegnati ad impedire che fosse l’altro a prevalere. Questo era il difetto del dottor Ruggeri: l’aveva indicato FdI e quindi non garantiva gli uomini della Lega. E quando tutto ormai era ridotto in macerie l’Udc se n’è uscito con la sua soluzione di compromesso che ha messo tutti d’accordo. Una specie di miracolo. (Leggi qui Lino e Maria Paola mollano: la spuntano Altobelli e Luca).

Un oggetto misterioso, lontano dai riflettori: presentato in mattinata da uno dei posti più emblematici di Sora: Canceglie, un quartiere storico, quello che ha dato i natali al grande Vittorio De Sica. Federico Altobelli è alto, giovane, ama il rugby e lo pratica con un fisico degno di un Fly-half. Si presenta in camicia bianca sbottonata: fa l’avvocato e sa parlare, improvvisare, stupire. Lascia tutti a bocca aperta quando cita Giovanni Paolo II: “non abbiate paura di venire a dare una mano per cambiare questa città”. Una delle foto più recenti sulla sua bacheca Facebook lo ritrae accanto ad un francescano in posa davanti al Crocefisso nel santuario di Poggio Bustone. Soprattutto ha l’arma dell’ironia: scende in politica dopo che chi l’ha preceduto ha devastato ogni briciolo di credibilità. Lui commenta: “Ho la fortuna di essere arrivato in una fase in cui non c’è più tempo per le trattative. Quindi sono tranquillo”. Tradotto: ormai non possono fare altri danni, sono un candidato fortunato.

Il centrodestra deve andare in processione, a prescindere da quale sarà il risultato delle urne.

Professione di unità

Federico Altobelli

Per presentarlo arrivano a Sora un Parlamentare Europeo, un Senatore della Repubblica, il sindaco del Capoluogo: il centrodestra usa la centrifuga per cancellare gli errori dei giorni scorsi. Lava ad alta pressione la parte peggiore dei giochi politici. Mette in campo la più solida prova di unità: schierando tutti i suoi big a sostegno della candidatura di questo avvocato piovuto dal cielo.

È sicuro di sé l’avvocato Federico Altobelli. Dalla sua parte ha il fattore tempo. Quello che non c’è più: venerdì sera fine dei giochi, sabato mattina si presentato le liste. È per questo che dice di essere fortunato. Lo scopre per la prima volta il senatore Massimo Ruspandini presidente provinciale di Fratelli d’Italia, con lui c’è uno dei pilastri di Giorgia Meloni in Europa, l’ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini. Lo studia con attenzione l’avvocato Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale di quella Lega nella quale, archiviato il voto, scatterà il redde rationem.

Silenzioso, in disparte, sta l’uomo della Prima Repubblica che ha aspettato nell’ombra mentre quelli della Seconda si scannavano senza riuscire a trovare una soluzione, incapaci di costruire qualcosa dopo avere distrutto il centrodestra unito. Si chiama Angelo D’Ovidio, è stato uno degli uomini forti del Partito Socialista ai tempi di Craxi, scaltro ed esperto al punto di schivare gli strali di un altro mostro sacro come Anna Teresa Formisano e diventare il suo contraltare nell’Udc di Casini. È Angelo D’Ovidio l’uomo che ha spianato la strada al miracolo di Sora.

I giochi sono finiti

A sostenere l’avvocato Altobelli ci saranno (quasi) tutti i Partiti del centrodestra. Grande assente mercoledì mattina è stata Forza Italia. Assenti gli altri due consiglieri di Fratelli d’Italia (Massimiliano Bruni era seduto in prima fila): non c’erano né il presidente del Consiglio Comunale Antonio Lecce e né Simona Castagna. Nelle scorse ore voci insistenti li davano vicini all’altro candidato sindaco, Luca Di Stefano. Voci poi smentite. In realtà la loro assenza era dovuta a motivi di lavoro.

Del resto, si presentava alla stampa soltanto il candidato sindaco e non anche tutti gli altri candidati. “Purtroppo eravamo in tribunale a Cassino” spiega la capogruppo consiliare di FdI Castagna che, come Antonio Lecce, di mestiere fa l’avvocato. (leggi qui Lino e Maria Paola mollano: la spuntano Altobelli e Luca)

Il primo a parlare è stato Federico Altobelli: “Sono stato accolto con il sorriso e questo mi ha dato coraggio” ha detto fra le tante altre cose. E poi: “Permettetemi una citazione a cui sono affezionato: non abbiate paura di venire a dare una mano per cambiare questa città”. Ha ringraziato il senatore Ruspandini che ha mostrato una “grande forza nel riunire la coalizione”. In queste ore il senatore è al lavoro per riportare dentro anche Forza Italia. Lo ha detto a microfoni spenti ai suoi alleati nel vicolo di Canceglie, poco prima della conferenza stampa.

La preistoria di Ottaviani

Sora ha bisogno di riappropriarsi della politica”: Lo ha detto a chiare note Ruspandini. Sparando ad alzo zero contro il Pd, reo a suo dire di aver “ritirato il simbolo”. Se non è un miracolo poco ci manca: l’uomo dell’antisistema che ora elogia il sistema dei Partiti: “I Partiti si sono sforzati di trovare una soluzione e ci sono riusciti. Fare accordi è più facile nelle situazioni padronali, è più difficile quando ci si deve mettere d’accordo”. E poi le belle parole rivolte al candidato sindaco: “Federico lo abbiamo chiamato mentre stava facendo il percorso benedettino. Lui mi ha spiazzato. Ha detto che evidentemente era questa la volontà del Signore”.

Più diplomatico ma non meno diretto Nicola Ottaviani: “Con Massimo e gli altri amici della coalizione, con l’onorevole D’Ovidio ci siamo confrontati. Federico rappresenta un ulteriore elemento di sintesi rispetto alle precedenti”. Poi anche lui spara contro gli avversari: “Si stanno dividendo le poltrone. Questo significa tornare alla preistoria della politica e Sora non lo merita. Il sindaco di una città come Sora è membro di realtà provinciali dove si decide di acqua, di sanità, di rifiuti”.

Poi Ottaviani ricorda ad Altobelli la sua forza: “Quando fra qualche ora andrai davanti all’ufficiale preposto per accettare la tua candidatura a sindaco potrai dire di essere delegato dai Partiti”. Ed elenca le liste che lo sostengono aggiungendo: con l’avvocato Federico Altobelli ci sono la civica Federico Altobelli sindaco di Sora; Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Cambiamo Sora con Altobelli sindaco e Udc. Tuona Ottaviani: “Potrai dire: io sono ciò che appaio. Ecco cosa sono le elezioni di Sora. Tu sei ciò che appari. Gli altri sono scatole cinesi”.

E lancia pesanti accuse: “Ci sono persone che si sono sedute con tavoli di destra e sinistra senza battere ciglio. E poi vanno a chiedere i voti”.

L’incognita azzurra  

Il Partito che a Sora è retto da Vittorio Di Carlo invece non c’era. Del resto, ormai sono giorni che è scomparso dai radar del centrodestra. Si parla di una certa simbiosi fra gli azzurri e l’ex candidato del centrodestra, il dottor Giuseppe Ruggeri (già FdI) che avrebbe già spostato quattro o cinque dei suoi candidati civici.

Di sicuro il senatore Ruspandini è in continuo contatto con il coordinatore regionale di Forza Italia, il collega senatore Claudio Fazzone. Stanno cercando di riportare Di Carlo nel centrodestra. Per ora nulla sembra perduto. Anche se il coordinatore Di Carlo a più riprese dalle colonne di Alessioporcu.it ha rimarcato che l’accordo di centrodestra si reggeva sul nome di Giuseppe Ruggeri. Che ora non c’è più. Qualcuno giura che a breve incontrerà il candidato Federico Altobelli.

Voci dell’ultima ora danno gli azzurri in dialogo con la compagine di Eugenia Tersigni. Che poi sarebbe una delle due alternative di FI al loro stare nel centrodestra. Luca Di Stefano gli avrebbe detto di no. O meglio: nelle scorse ore ci sarebbe stata una riunione durante cui Stefano Lucarelli (già aspirante candidato sindaco del centrosinistra in quota Pd) avrebbe parlato chiaro, facendosi portavoce anche di altri gruppi: sia chiaro che se entra Forza Italia noi ce ne andiamo. E se il giochetto lo fate venerdì notte, comunque, ritireremo i nostri candidati e renderemo la cosa pubblica.

Deve esserlo venuto a sapere Vittorio Di Carlo che in molti danno come intento ad attuare le contromisure.

Quello che è accaduto negli ultimi tre giorni a Sora ha insegnato che 48 ore in politica sono un’eternità. Durante cui può accadere di tutto. Il tempo a disposizione prima del suono del gong è poco. È questa la fortuna di Federico Altobelli. Per il resto, in politica, i miracoli sono un’altra cosa.   

Il ticket ora è ufficiale

Nel pomeriggio è stata confermata l’anticipazione fatta da Alessioporcu.it: il ticket tra il candidato sindaco Luca Di Stefano e la dottoressa Maria Paola Gemmiti che porta in dote lo schieramento di centrosinistra che la candidava come sindaco. (Leggi qui Verso il ticket tra Luca e Maria Paola).

Hanno confermato che nessuno dei due blocchi ha dovuto fare rinunce: i progetti si fondono per prendere più forza.

Nessuno ha citato Papa Francesco: Soli si va più veloci, insieme si va più lontano. Avrebbe pareggiato la citazione fatta sull’altro fronte.