Altobelli riporta i Fratelli d’Italia in aula consiliare

L'ex candidato sindaco di Sora del centrodestra passa con Fratelli d'Italia. "Scelta di coerenza. Non passeremo mai con la maggioranza e mai con il Pd”. L'annuncio a Roma in via della Scrofa. La rivincita di Bruni

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Mai col centrosinistra. E siccome in questi giorni il Papa nero del Pd Goffredo Bettini teorizza di accordi con la Lega, il numero due di Forza Italia Antonio Tajani di dialoghi con il centro, l’ex candidato sindaco di Sora Federico Altobelli fa una scelta di campo senza ambiguità. La fa nel luogo più emblematico possibile, la storica sede nazionale della destra italiana: via della Scrofa a Roma. Lì un tempo c’era la sede del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante. Lì oggi ci sono i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. E lì da oggi c’è il partito di Altobelli.

L’ANNUNCIO IN POMPA MAGNA

Piero Sementilli, Federico Altobelli, Nicola Procaccini

L’occasione scelta per fare l’annuncio è il resoconto delle attività parlamentari dell’eurodeputato Nicola Procaccini a due anni e mezzo dalla sua elezione. C’è l’ex consigliere comunale Massimiliano Bruni (che è assistente di Procaccini e che ha fatto il colpaccio riportando così FdI in aula consiliare). Ci sono gli ex componenti del Gruppo FdI Simona Castagna e Antonio Lecce. Ci sono anche il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore e quello di Ripi Piero Sementilli.

Ma soprattutto c’è Guido Francazzi che, a nominarlo così, fa tornare alla memoria la citazione di manzoniana memoria fatta da don Abbondio: “Carneade, chi era costui?”. In realtà Francazzi, oltre che un dirigente comunale di Fratelli d’Italia è quel candidato alla carica di consigliere nella lista dell’Udc che, con i suoi 9 voti ha fatto scattare il seggio a Salvatore Meglio. Un seggio su cui ora pende un ricorso al Tar inoltrato da Antonio Lecce (leggi qui Quelle schede elettorali contese che logoreranno il Centrodestra). Si tratta in sostanza di uno dei prestiti fatti da Massimiliano Bruni agli alleati per chiudere le liste. Altri tre erano stati prestati a Forza Italia.

E dopo aver incassato la prima parte della vittoria politica a Roma si sta già programmando la tappa successiva: quella di venerdì prossimo a Sora, con una conferenza stampa in cui, oltre a ufficializzare la scelta verrà ribadito che Fratelli d’Italia è all’opposizione.     

IL RETROSCENA

Federico Altobelli

Federico Altobelli è stato il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni dello scorso ottobre su indicazione dell’Udc (leggi qui Altobelli, il candidato che gioca a rugby e cita il Papa). Il suo nome era spuntato dopo che la Lega aveva fatto fuori l’altro candidato, Giuseppe Ruggeri, espressione di Fratelli d’Italia, praticamente a un paio di settimane dal suono del gong per l’inizio della campagna elettorale.

Poi i rapporti tra Altobelli ed il partito di Angelo D’Ovidio si erano interrotti. Già in occasione delle ultime elezioni Provinciali c’era stata una sorta di tana libera tutti. Perché? Il tanto agognato candidato unitario su cui far convergere i voti non si era mai materializzato.

Nelle scorse settimane Altobelli era stato corteggiato da Forza Italia ma il suo passaggio è stato frenato dalle posizioni ambigue degli azzurri. Quali? Sia nella vicenda politica legata all’elezione del presidente della Repubblica, sia anche a Sora dove già si mormorava di un probabile passaggio di Forza Italia in maggioranza e di un probabile accordo trasversale con Pd e Lega; una sorta di scimmiottamento del Governo di emergenza nazionale che sostiene il presidente Mario Draghi.  

Federico Altobelli

Era spuntata anche una foto che ritraeva Altobelli mentre infilava un dito nella torta di Forza Italia. Era stata scattata durante una cena a Cassino per festeggiare la candidatura al Consiglio provinciale del suo collega di opposizione Salvatore Meglio, eletto alle Comunali nell’Udc e poi passato in Forza Italia. (leggi qui Scosse di assestamento in Aula: alt al Pd. Altobelli varca il Rubicone)

IL SEGNALE DELLE FOIBE

Le prime avvisaglie di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco si erano avute già sabato 12 febbraio, durante la giornata dedicata alle vittime delle Foibe. Altobelli era stato visto in prima fila con tutto il quartier generale di Fratelli d’Italia, durante la deposizione dell’omaggio floreale davanti al monumento ai caduti di guerra in piazza Santa Restituta.

Insieme a lui era stato visto anche Augusto Tersigni, figlio dell’ex sindaco Ernesto e dato come molto vicino all’area politica del centrodestra. Se lui sarà il prossimo a entrare in fratelli d’Italia o meno non è dato sapere. Si starebbe studiando una strategia diversa: lasciarlo con le mani libere per poter aggregare al centro e comunque nell’area moderata.

UNA SCELTA DI CAMPO

Si, all’opposizione. Perché è proprio lì che Altobelli vuole rimanere, dove gli elettori hanno deciso che stia. Ed è sulla base di questa convinzione che è maturata quella che lui stesso definisce una scelta di campo “alla luce del comportamento coerente del partito di FdI a livello nazionale, dimostrato fino alla fine anche nella recente vicenda che ha riguardato l’elezione del presidente della Repubblica”.

Un ragionamento che porta l’ex candidato sindaco del centrodestra a fare parallelismi con la sua Sora. “Riportando la cosa al microcosmo locale io penso di aver preso i voti degli elettori del centrodestra per essere alternativo al centrosinistra. A livello locale l’unico Partito che mi garantisce questo è FdI perché non vedo negli altri Partiti della coalizione atteggiamenti chiari nell’essere alternativi al Partito Democratico che è in Amministrazione. Si vedano Lino Caschera che è già in maggioranza e Salvatore Meglio che scapita”.    

AMBIGUITA’     

Luca Di Stefano, Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli, Lino Caschera

Una scelta di campo quella di Altobelli che sgombera il campo dalle ambiguità. Come quelle che in queste settimane stanno accompagnando il consigliere comunale della Lega Lino Caschera, ufficialmente geolocalizzato fra i banchi dell’opposizione. Ma che, grazie all’estensione dell’aula consiliare con banchi singoli causa emergenza Covid ancora non si riesce a capire da quale parte sta seduto.

Senza contare il convegno di qualche giorno fa a Sora per parlare di Pnrr, sotto il simbolo dell’associazione culturale Pensare Insieme, con lo stemma del Comune di Sora e fra i relatori il sindaco Luca Di Stefano. Contornato dagli altri relatori, tutti suoi (ex) amici della Lega, in una sorta di politica dei due forni che ormai potrebbe non dispiacere al Pd, azionista di maggioranza del suo governo cittadino.

A spazzare via un’altra ambiguità ci sarebbe anche la presenza a Roma di Antonio Lecce. L’ex presidente del Consiglio di Fratelli d’Italia (vedasi sopra il caso Francazzi) ha ottenuto dal Tar di Latina il riconteggio delle schede che potrebbe riportarlo in Consiglio comunale. (leggi qui Quelle schede elettorali contese che logoreranno il Centrodestra).

Tra le fila della maggioranza già si parla di una sua simpatia per l’Amministrazione del campo largo di Luca Di Stefano, ma a giudicare dall’aria che tirava lunedì mattina in via della Scrofa, a Roma, è evidente che se Lecce avesse l’intenzione di passare in maggioranza dovrebbe prima uscire da Fratelli d’Italia. Il Partito di Bruni è all’opposizione per una scelta ben precisa: mai col Pd. Anche se in politica, si sa, mai dire mai.   

LA VITTORIA DI BRUNI

Si è rialzato dopo la batosta delle Comunali che avevano lasciato Fratelli d’Italia addirittura fuori dall’emiciclo dell’aula consiliare.

In questi mesi ho lavorato sottotraccia per riportare sul giusto binario il mio Partito che era deragliato per colpa di altre realtà del centrodestra (ogni riferimento a Lino Caschera e Mario Abruzzese non è puramente casuale- n.d.r.). Federico Altobelli è stato una certezza per tutti e sarà il nostro punto fermo. Perché il mio interesse è sempre far crescere FdI e tutelare l’unità del centrodestra facendo tesoro degli errori del passato per non ripeterli più nei rapporti con gli alleati. Che poi sono gli stessi atteggiamenti avuti a livello nazionale. Vedasi l’elezione del presidente della Repubblica”.   

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