Torna l’Altra Italia, ma stavolta divide le strade di Tajani e Ottaviani

Foto: copyright Stefano Strani

Forza Italia ha già pronti il nuovo simbolo e lo slogan per le europee. L’obiettivo è allargare il fronte dei moderati. Ma il sindaco di Frosinone va comunque avanti per la sua strada: l’alleanza con la Lega è il punto divisivo

Sarebbe già pronto lo slogan: “Europeisti per cambiare l’Italia”. Silvio Berlusconi e Antonio Tajani stanno pianificando la controffensiva politica in vista delle Europee. Le principali agenzie di stampa descrivono così l’operazione:

L’obiettivo è quello di arrivare a liste uniche dei moderati dando piena cittadinanza al mondo cattolico, ai riformisti, ai liberali, alla società civile. Ecco perché, secondo quanto si apprende, l’ipotesi concreta è quella di modificare il simbolo. Ci sarà sempre il logo di FI ma comparirà anche quello del Ppe con un riferimento anche all’Altra Italia. Non si tratta di un nuovo partito ma del target considerato da Berlusconi e Tajani come un bacino da cui attingere nuovi consensi. Ovvero quei cittadini, spesso silenziosi, che non si riconoscono nel governo giallo-verde”.

 

Già, l’Altra Italia. Espressione che torna con puntualità. Un progetto per cercare di allargare il fronte dei moderati, anche all’interno del centrodestra. Guardando sempre al Ppe come punto di riferimento.

Antonio Tajani naturalmente sta lavorando alla sua ricandidatura, ma il punto non è solo questo. Il punto è anche quello di costruire un contenitore che possa frenare le tentazioni di uscire dagli “azzurri”. Come sta pensando di fare, per esempio, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, che si è più volte scagliato contro il “cerchio magico”. Ribadendo la necessità inderogabile di mantenere una solida alleanza con la Lega.

 

Il punto che separa irrimediabilmente le strade di Antonio Tajani e Nicola Ottaviani è proprio l’alleanza con il Carroccio. Silvio Berlusconi continua ad invocarla, ma al tempo stesso ritiene sempre più Salvini corresponsabile sul piano politico delle strategie del Movimento Cinque Stelle: sulla giustizia, sull’economia, sull’editoria.

Mentre il sindaco di Frosinone, partecipando alla festa regionale della Lega a Latina (sul palco con Salvini), ha fatto capire di avere altre idee sulla coalizione.

Non tornerà indietro.