Quella sillaba che ha cambiato la vita dell’umanità (di P. Alviti)

Un si, un semplicissimo si detto da Maria all'Angelo ha cambiato il mondo. Anche noi ogni giorno siamo chiamati a dire dei si o dei no. Ma spesso non pensiamo che da loro dipendano la felicità o l'amarezza degli altri.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Sì, accada di me secondo il tuo volere

Ci sono parole, brevissime a volte, una semplice sillaba, che decidono della nostra vita: un sì, un no hanno cambiato la nostra esistenza, l’hanno orientata in un senso o in un altro.

Se ci pensiamo, si tratta di un semplice soffio d’aria: flatus vocis dicevano i Romani, per indicare l’importanza delle parole e nel contempo la facilità con cui tradiamo quei sì e quei no, con cui veniamo meno ai nostri impegni.

In questi giorni che ci preparano al Natale, quelli della novena…, più volte ci viene presentato il racconto dell’annunciazione. Lì infatti, in quella piccola casa di Nazaret, nella coscienza di quella giovanissima ragazza, si svolge un grande dramma che il vangelo non sottace: Maria rimase turbata a quelle parole.

Quella ragazza non è colpita dalla presenza dell’angelo quanto invece dal significato di quello che sta avvenendo: Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te.

Sono parole straordinarie: Maria sa che quelle parole erano state dirette ai padri della fede: ad Abramo, ad Isacco, a Mosè, ad Elia.

Dio parla con gli uomini ed è fedele alla sua parola: noi spesso abbiamo la tentazione di sottrarci alle nostre responsabilità. Pensate se Maria avesse detto no: saremmo rimasti ancora succubi della stregoneria, degli oroscopi, degli indovini, delle paure di mostri ultraterreni, immondi, tutto quello che popolava le coscienze degli uomini prima dell’incontro con Gesù Cristo.

E saremmo rimasti prigionieri della morte che avremmo percepito sempre come il grande ostacolo alla nostra esistenza.

Il grande liberatore invece ci ha salvati grazie a quella sillaba, a quel sì cui Maria è rimasta fedele, sempre, nonostante il rischio della sua vita, nonostante le pietre che avrebbero potuta colpirla in qualunque momento, nonostante gli insulti, nonostante i dubbi di Giuseppe, nonostante Erode, nonostante quel figlio che non capiva, nonostante le atroci sofferenze sulla croce…

Diciamo tanti sì e tanti no: dovremmo riflettere un po’ di più sulle conseguenze dei nostri gesti. Spesso non ci rendiamo conto come dalle nostre parole dipenda la felicità o l’amarezza degli altri, la fiducia o meno in un lavoro, la speranza in un futuro, la durata di un legame d’affetto.

Tutti attendiamo un sì…