Ambiente Surl, «Nulla di personale ma datemi le carte»

La responsabile della Trasparenza a Sora ribadisce di voler vedere le carte sulla nomina dell'Ad di Ambiente Surl. "Niente di personale è il mio lavoro". Il nodo dell'autocertificazione. La serenità del neo manager. E del Comune.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Non vuole parlare: non commenta. Vuole le carte: le vuole esaminare al più presto. E mettere fine in fretta al caso scoppiato intorno alla nomina dell’Amministratore Delegato della Ambiente Surl, la municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti a Sora. (leggi qui La notte porta il presidente della Ambiente: è Mancini). La commercialista Cristina Marrone vuole verificare una volta per tutte se l’Ad Ennio Mancini scelto dal Consiglio Comunale abbia tutti i requisiti richiesti dal bando per ricoprire la carica. (leggi qui Qualcuno sospettò sulla nomina di Mancini). Lui ha consegnato la documentazione, lei non è convinta. (leggi qui «Mostro le carte e denuncio»: Mancini contro i sospetti sulla sua nomina).

Aspetta che quei titoli le vengano mostrati ma, soprattutto, aspetta di vedere l’autocertificazione che Mancini ha presentato per aderire al bando pubblicato dal Comune di Sora. La richiesta di accesso agli atti è stata presentata il 20 giugno, il Comune ha tempo fino al 20 luglio. Intanto lei una serie di carte le avrebbe già trovate: soprattutto il certificato dell’Ordine dei Dottori Commercialisti nel quale si legge che Ennio Mancini è ragioniere commercialista e non dottore commercialista. Anche se ormai i due albi sono stati unificati i titoli restano differenti.

Nulla di personale

Per il resto Cristina Marrone non ha nulla da dire, se non motivare la sua richiesta di accesso agli atti. L’avrebbe fatta a prescindere da chi fosse stato eletto all’Ambiente, perché fa parte del Nucleo di Valutazione che si occupa anche di trasparenza e anticorruzione. In sostanza, sta svolgendo il proprio ruolo di tecnico. Nulla di personale.

Non ho nulla da dire perché molto è stato già detto – le parole di Cristina MarroneC’è la risposta di un ordine professionale e per me tanto basta. Se mi mettono davanti le carte io le analizzo. Altro non ho da dire. Il mio lavoro è questo, visto che come componente del Nucleo di valutazione del Comune di Sora mi occupo anche di trasparenza. Per questo motivo ho richiesto l’accesso agli atti”.  

La dottoressa Marrone ha agito da tecnico, dunque, non trovando nulla di strano nella sua richiesta di verifica. Fra l’altro ribadisce l’esistenza di un certificato dell’ordine sul quale si legge che Mancini è Ragioniere Commercialista e non Dottore Commercialista.

Il consigliere comunale Massimiliano Bruni (Fratelli d’Italia) non ha condiviso i modi in cui è stata chiesta la verifica da parte sua. (leggi qui Fratelli (d’Italia) e coltelli: «I voti a Sora hanno un nome». I veleni di Bruni), Lei risponde: “La mia richiesta non è contro qualcuno, poteva esserci chiunque al posto di Mancini, io mi occupo di trasparenza“.

Il dubbio

I dubbi che una decina di giorni fa avevano spinto la dottoressa Marrone a chiedere anche un’ispezione all’Ordine professionale erano venuti analizzando il sito internet del dottor Mancini nel quale si definiva dottore commercialista dal 1977 mentre “il certificato parla chiaro e dice che è Ragioniere Commercialista e lo è dall’aprile 1991. Perché tutto questo mistero? Chi vuole un incarico pubblico deve anche essere pronto alle critiche”.

E ancora: “I trenta giorni entra i quali consegnarmi la documentazione vanno dal venti giugno al venti luglio. Il dottor Mancini ha presentato la documentazione, io voglio vedere l’autocertificazione che ha depositato. Dopodiché analizzo tutto, per filo e per segno. A quel punto potrò veramente parlare da tecnico. E dire se la trasparenza è stata rispettata o meno. Punto“.

E a proposito del certificato dell’Ordine la dottoressa bacchetta alcune espressioni circolate in questi giorni: “ora si vanno coniando nuove espressioni come per esempio quella di “libero commercialista” che, ovviamente, non esiste”. 

Verificare e chiudere il caso

Conclude ribadendo che lei ora aspetta soltanto di spulciare le carte. In fin dei conti ha solo fatto una richiesta di accesso per capire come stanno le cose. È quindi comprensibile che non voglia esprimersi prima: potrà farlo soltanto con la documentazione in mano. 

Sull’altro fronte invece, il sindaco Roberto De Donatis, il consigliere di FdI Massimiliano Bruni e gli altri (compresi alcuni dell’opposizione) confidano nel buon operato della commissione istituita per il bando di concorso al posto di Amministratore della Ambiente Surl. Si dicono convinti che le carte siano in regola. (leggi qui De Donatis allarga i confini della Ambiente. Il bis? «Di nuovo senza i Partiti»).

In questi giorni, dovrebbe esserci anche l’aggiornamento della visura della Camera di Commercio: un altro atto formale a seguito del quale il dottor Mancini, risulterà a tutti gli effetti Amministratore unico di Ambiente Surl.

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