L’accordo di Anagni manda in crisi di nervi il Pd provinciale

Il reggente provinciale del Pd Domenico Alfieri sconfessa l'intesa elettorale con cui i Dem di Anagni vogliono individuare un candidato unitario attraverso le primarie insieme al centrodestra. Il Circolo confermerà la linea durante la Direzione Provinciale del 6 aprile. Sullo sfondo di Alfieri l'ombra della candidatura per Pilozzi

L’accordo per le elezioni comunali ad Anagni scatena una crisi di nervi nel Partito Democratico. Ad innescarla è stata la decisione dei Dem di dire si alla possibilità di individuare il candidato sindaco insieme al centrodestra, attraverso le primarie di coalizione, e poi sostenere insieme l’elezione. (leggi qui Accordo raggiunto: il candidato sindaco è lo stesso per centrosinistra e centrodestra)

 

Un no secco è arrivato intorno alle 23 di martedì sera dal reggente provinciale Domenico Alfieri. Ha affidato il suo niet alla propria bacheca Facebook.

Ho ricevuto decine di telefonate da parte di iscritti e simpatizzanti del Pd di Anagni che preoccupati ed infastiditi mi chiedevano delucidazioni. Non ho notizie rispetto a tale situazione e penso che sia chiara a tutti la collocazione politica naturale del Pd. Il Centrosinistra. Il Pd con la destra non sarebbe Pd oltre ad una inaccettabile ed assolutamente non condivisibile posizione. Come sono convinto che i rappresentanti locali del Circolo abbiano la stessa mia convinzione e posizione che poi è quella naturale del nostro Partito.

 

Invece, i rappresentanti locali del Circolo non hanno la stessa convinzione e posizione del Reggente. E glielo andranno a dire in modo ufficiale durante la Direzione Provinciale convocata per il 6 aprile prossimo. La portavoce sarà il consigliere comunale di Anagni più votato nella lista Dem cinque anni fa: Sandra Tagliaboschi.

Lo farà nella sua veste di componente dalla Direzione Provinciale e della Direzione Cittadina.

 

Il lodo Beccidelli

La posizione dei Dem di Anagni è chiara e di rottura, maturata nel corso dei contatti informali avviati nelle scorse settimane da Domenico Beccidelli, il promotore del polo civico Progetto Anagni dal quale poi si è dissociato.  Beccidelli ha fatto la spola tra centrosinistra e centrodestra promuovendo una sintesi. E la posizione non è “convergenza sul candidato del centrodestra”. Bensì, “primarie di coalizione” individuare insieme il candidato e sostenerlo, sia se dovesse vincere un civico o l’esponente di uno dei due poli.

Perché tutti insieme? Perché l’esperienza di questi vent’anni ha dimostrato che lo schema tradizionale ad Anagni non funziona. E le amministrazioni finiscono in frantumi prima della scadenza. Sia quelle di centrosinistra che quelle di centrodestra.

Ma c’è anche un elemento più concreto: nessuno ha la forza per vincere le elezioni al primo turno; al ballottaggio c’è il rischio che vinca il più debole, sostenuto dallo schieramento rimasto escluso. Un ultimo dispetto politico: non vinco io ma non faccio vincere nemmeno te.

L’alleanza al primo turno evita rischi.

 

Il progetto Pilozzi

Allora perché il no del Reggente Domenico Alfieri? La sua visione politica è diversa da quella del Circolo Pd di Anagni. Che ha determinato la caduta del sindaco Fausto Bassetta e la fine dell’amministrazione insieme a Progetto Anagni. Perché? Il primo cittadino aveva estromesso il Pd dalla giunta, segando il ramo politico sul quale era seduto. (leggi qui Finisce l’era Bassetta: dimissioni in massa al Comune di Anagni)

Nonostante questo, il disegno politico di Domenico Alfieri prevede la ricomposizione del quadro politico del centrosinistra, arrivando ad un’alleanza proprio con Progetto Anagni ed i fedelissimi di Fausto Bassetta. Chi sarebbe il candidato sindaco? Non ha mai nascosto le sue aspirazioni il vice sindaco decaduto Giuseppe Felli, ridimensionato nelle sue aspirazioni dal recente risultato delle Regionali. Ma dall’inizio del mese circola con insistenza anche il nome dell’ex deputato di Acuto Nazzareno Pilozzi, legato da un solido ed antico sodalizio politico con il reggente Alfieri.

Durante la Direzione Provinciale il Circolo rivendicherà la sua autonomia decisionale. ma tenterà anche di convincere i dirigenti della necessità di superare gli schemi tradizionali.

 

La Lega che lega

Uno schema trasversale che è stato oggetto di discussione ieri pomeriggio a Roma. Il Coordinatore Regionale della Lega Francesco Zicchieri ha chiesto un approfondimento. Vuole occuparsi personalmente dei 3 Comuni principali chiamati al voto nella prossima tornata in provincia di Frosinone: Ferentino, Fiuggi e appunto Anagni. Ha già avuto un primo scambio di opinioni sulle Comunali con il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. Da Montecitorio dicono che sarà in provincia a stretto giro.

 

 

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