Anagni, da quasi Capo dello Stato a quasi solo alla conferenza

Da quasi Presidente della Repubblica a oratore quasi snobbato nella sala della Ragione ad Anagni. Il balzo è stato breve per Franco Marini. Già storico segretario generale del sindacato Cisl, già presidente del Senato della Repubblica, già apprezzato Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, già Segretario Nazionale del Partito Popolare Italiano, già Parlamentare Europeo. E quasi presidente della Repubblica, finito nel tritacarne politico del Pd insieme a Romano Prodi, prima che l’aula trovasse l’intesa su Sergio Mattarella.

Oggi pomeriggio alle ore 18 ad Anagni il presidente Marini era atteso per una conferenza nella quale sostenere le ragioni del Si al referendum. In Ciociaria vige da tempo il rispetto della ‘canonica‘. E’ la mezz’oretta di ritardo sull’inizio dei lavori.

Ma questa volta la ‘canonica’ è stata scalzata dalla ‘caotica‘. Cioè, mezzora di caos durante la quale tutti gli attivisti si sono attaccati ai cellulari per precettare amici, parenti, vicini di casa, lontani conoscenti ed affini. Bisognava riempire la sala.

Alle ore 18, infatti, compresi i giornalisti, erano dieci gli ospiti presenti. Un po’ pochini per una conferenza di un quasi Capo dello Stato.

Che qualcuno abbia voluto mandare un segnale?

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