I dolori del giovane Vittorio (D’Ercole)

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Avanti per la sua strada. Ma ad un passo di distanza dal resto della giunta. Possibilmente stando avanti. L'atteggiamento del vice sindaco Vittorio D'Ercole non è passato inosservato. Cosa c'è dietro

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Se fosse un romanzo, il titolo sarebbe quasi obbligato; “I dolori del giovane Vittorio”. Riferimento evidente alle tragiche avventure di Werther, personaggio protagonista dell’opera di Goethe, uno dei simboli del romanticismo europeo. Un romanzo epistolare, quello di Goethe, in cui si narra delle traversie di un giovane appassionato in lotta con la società a cui pure appartiene, ma che lo osteggia in tutti i modi, fino al tragico esito.

Foto © Rovazzi / Ag IchnusaPapers

Finale a parte, una fotografia molto vicina allo stato dei rapporti che da qualche tempo sembrano intercorrere ad Anagni tra la maggioranza di centro destra, capitanata dal sindaco Daniele Natalia ed il vicesindaco Vittorio D’Ercole.

Come sempre in questi casi, un’immagine vale più di mille parole. E l’immagine, in questo caso, è quella scattata, metaforicamente è chiaro, durante una delle ultime riunioni di giunta della squadra di governo cittadina. Una riunione alla quale, racconta chi c’era, Vittorio ha partecipato come le altre volte. Ma, dicono sempre i presenti, con un atteggiamento molto riservato, al limite dell’isolamento.

Ed a chi glielo ha fatto notare, dicono che D’Ercole avrebbe detto, con un fare piuttosto piccato, che lui comunque va avanti per la sua strada e che il suo lavoro lo fa sempre.

Ora. L’atteggiamento del vicesindaco ed assessore all’urbanistica può senz’altro essere una semplice conseguenza di un malumore passeggero, e di un carattere riservato; e certamente Vittorio D’Ercole è persona educata e rispettosa degli altri. Però non si può qui non evidenziare come questo atteggiamento sia una costante dall’inizio dei lavori della giunta, nel giugno dello scorso anno.

Il vice sindaco Vittorio D’Ercole

Una giunta in cui Vittorio, pur lavorando sempre con impegno nell’ambito delle sue competenze (vedi il lavoro su Radicina), ha sempre badato a marcare un segno di differenza rispetto ai suoi colleghi. In qualche caso, magari non in modo ufficiale, manifestando qualche distinguo a proposito delle azioni del sindaco (vedi ad esempio la polemica su Piazza Innocenzo III trasformata in un parcheggio; una scelta mai accettata fino in fondo dal vicesindaco).

Insomma, quello tra D’ercole e la sua maggioranza è, da sempre, un rapporto stabile, ma non profondissimo. Il peccato originale è e rimane quello della mancata scelta dell’esponente della Lega come candidato a sindaco nella primavera del 2018. Una falsa partenza a cui hanno fatto seguito le amozioni frustrate di D’Ercole che, ad un certo punto, aveva fatto la bocca alla carica di assessore ai Lavori Pubblici; poltrona andata alla Valentina Cicconi (anche se la delega è rimasta al sindaco).

Daniele Natalia, Vittorio D’Ercole. Foto: © Ettore Cesaritti

E certamente i recenti successi a livello provinciale del sindaco Daniele Natalia, nominato pochi giorni fa Commissario di Forza Italia per l’area nord della Provincia di Frosinone non hanno calmato le acque.

Definirlo separato in casa forse è eccessivo. Ma che D’Ercole si sia sistemato un passo di lato rispetto alla sua maggioranza sembra proprio un dato di fatto.

Ecco il perché dei dolori del giovane Vittorio.

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