Anagni riparte, ma… col mal di pancia

Riunione di maggioranza senza odg ma con due nodi da sciogliere: l'ex ospedale e il commercio azzerato da Covid. La fronda interna a Natalia e la giunta in bilico.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Giovedì prossimo ad Anagni si terrà una riunione di maggioranza. Detta così sembrerebbe una non notizia; se non fosse che si tratta, di fatto, della ripresa ufficiale in città della vita politica. Che, dopo quasi due mesi in cui tutto è stato dominato dall’emergenza coronavirus, tornerà finalmente a far sentire la sua voce.

Daniele Natalia Foto © Ettore Cesaritti

Nella Sala della Ragione, scelta come location ideale per garantire quel distanziamento sociale che continuerà ancora per parecchio a caratterizzare ogni attività pubblica, si potrà dunque fare il punto sulla situazione politica locale. Se non altro per rivedere tante persone che, nelle ultime settimane, sono di fatto sparite dalla circolazione.

Si ignora, al momento, quale sarà l’ordine del giorno della riunione. Ci sono però alcune questioni che dovrebbero e potrebbero essere affrontate in tempi rapidi. Anche per evitare, come già detto in altre circostanze, che il gradimento di cui il sindaco Daniele Natalia ha fin qui goduto per la gestione della fase emergenziale si trasformi in perplessità, o peggio.

Dolenti note: sanità ed ex ospedale

L’ospedale di Anagni

Primo nodo da sciogliere è quello della Sanità. Il dato per cui il sindaco nel 2018 abbia vinto le elezioni soprattutto agitando la promessa di un impegno forte per ridare al territorio una sanità decente è un fatto acclarato. Tuttavia che da quel momento in poi le attività concrete al riguardo non siano state poi tante è ancora più acclarato.

Che la sanità sia retrocessa di parecchio nella scala delle priorità è indubitabile. L’emergenza Covid aveva, in mezzo a tanto disastro, avuto il merito di proporre una possibile soluzione. La riapertura dell’ex nosocomio di Anagni come ospedale Covid avrebbe consentito di riavviare una struttura che, ad emergenza (si spera) finita, sarebbe tornata ad avere il suo peso nella zona nord della provincia. (leggi qui Coronavirus, la linea calda di Natalia e Lorusso sull’ospedale di Anagni)

Invece la progressiva diminuzione (ed è un bene, ovviamente) dell’emergenza ha fatto sparire dal radar anche questa possibilità. Con la conseguenza che il sindaco si è giocato l’ultima (forse) possibilità per far tornare in zona un barlume di sanità. Il rischio è quello di dover dire tanti saluti agli impegni presi in campagna elettorale. Solo le prossime settimane diranno se e come cambierà la Sanità nel Lazio ed in provincia di Frosinone. La pandemia ha imposto un totale ripensamento degli schemi. Quanti margini ci siano per Anagni non si sa ancora.

Dolenti note 2: il commercio al palo

Il commercio ad Anagni è dato che divide gli umori politici

La questione due è su commercio e attività produttive. Non si esporrebbero mai con nome e cognome. Tantomeno lancerebbero richieste di dimissioni, nemmeno sotto forma di rimpasto. Però nella maggioranza di centrodestra del sindaco Natalia più di qualcuno è piuttosto scontento (per usare un eufemismo) dell’operato dell’assessore al ramo Floriana Retarvi. Finché le stangate arrivano dall’opposizione dei Tasca e dei Fioramonti è un conto. Ma le voci critiche, sia pure anonime, come detto, giungono anche dalla maggioranza.

Voci basate su una questione precisa; in vista del 4 maggio bisognerebbe predisporre, se non aver già predisposto da tempo, un progetto preciso per far ripartire un settore (commercio ed attività produttive) nevralgico per l’economia cittadina.

Invece, al di là delle affermazioni del sindaco sulla necessità di abbassare le tasse ed andare incontro alle esigenze settore, cosa si è fatto finora di preciso?

Cambiare passo, cambiare le cose

Per molti la risposta è: poco o nulla. Ecco perché in molti, anche se non lo dichiarano apertamente, si aspettano un cambio di passo in giunta. Anche a costo di un cambio di formazione. Perché, in attesa di passare, come ha detto il sindaco, alla Fase 3 del rilancio legato all’economia circolare, c’è da mettere a punto, ed in fretta, tutta la Fase 2.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright