Un pilozziano per il Pd. E un’Idea (Anagni) per il Bilancio

Il Pd di Anagni potrebbe andare a Cesare Giacomi. Che al momento non pare convinto. Contatti Ferretti - Necci. Guglielmo Vecchi gradirebbe il Bilancio. Ma Natalia...

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Il Pd che ad Anagni sembra sprofondato in un sonno senza sogni dopo la vittoria di Daniele Natalia alle Comunali, potrebbe affidarsi ad un nome, magari non nuovo ma senz’altro interessante, per cercare di risalire la china in cui lo hanno portato le ultime gestioni. È quello di Cesare Giacomi, pilozziano di ferro, già consigliere con il centrosinistra.

L’indiscrezione si è sparsa in città negli ultimi giorni, troncando le voci che avevano invece visto in pole position per la carica di segretario di Partito Luigi Vecchi.

Quella del Segretario del Partito cittadino è una grana che da tempo caratterizza la discussione in città. Dopo il tracollo delle Comunali, il Partito è stato commissariato ed affidato a Francesca Cerquozzi. Che ha cercato di gestire in maniera ordinata la crisi strutturale di una forza che, non nel secolo scorso ma ancora nel 2014, aveva portato al trionfo al primo turno Fausto Bassetta. Per finire poi, dopo la vittoria di Natalia, in un baratro simboleggiato dai 31 (trentuno) votanti alle elezioni per il Congresso regionale nell’ottobre del 2018.

Il punto più basso di un Partito che in città da mesi sembra (o forse è) assente. E di cui su molte questioni è difficile sentire la voce. L’immagine plastica di questa assenza, solo per fare un esempio, l’ha data il convegno sulla Sanità che ha visto poco più di un mese fa l’intervento in città di Mauro Buschini.

Un intervento alla fine del quale tutto lo stato maggiore del Partito Democratico cittadino si è alzato e se ne è andato, senza fermarsi ad ascoltare il dibattito successivo. L’immagine evidente, hanno detto in molti, di un Partito che, almeno in città, non ha più il polso della situazione. Di qui l’idea di ripartire da un nuovo Segretario.

La stagione della Cerquozzi doveva terminare già settimane fa, ma poi si è preferito aspettare l’esito delle elezioni Europee. Dunque, dopo il 26 maggio dovrebbe esserci il Congresso cittadino. Per eleggere chi? Luigi Vecchi, come detto, era stata la prima scelta. Una scelta caratterizzata però da parecchie polemiche. Gli è stato contestato di essere troppo giovane, troppo inesperto. Di non essere l’uomo (anzi, il ragazzo) giusto per cercare di fare punto e a capo.

Di qui il nome di Giacomi. Che ha (avrebbe?) diverse frecce al suo arco. È un professionista valido nel suo campo; è un uomo di sicura fede progressista. Non ultimo, è da sempre schierato contro la fazione dei tagliaboschiani.

Il problema è che al momento, a quanto trapela, Cesare Giacomi non sembrerebbe molto convinto della scelta. Che, è chiaro, lo metterebbe di fronte ad una matassa quasi impossibile da districare. Una situazione di stallo, al momento, in attea dell’esito del voto alle Europee.

Sul fronte della maggioranza, prende invece corpo negli ultimi giri la voce già diffusasi da tempo, di un accentuarsi della pressione del gruppo di Idea Anagni per entrare in maggioranza. L’uscita dal consiglio di Daniele Tasca ed il relativo ingresso di Antonio Necci avevano giù fatto pensare ad uno scenario simile.

Nelle ultime ore pare si siano infittite le relazioni tra Gianluigi Ferretti e, appunto, lo stesso Necci. L’obiettivo sarebbe quello di far entrare in giunta un nome non nuovo della politica locale; quello di Guglielmo Vecchi, una delle anime della lista di Idea Anagni.

Ma Vecchi cosa entrerebbe a fare? Qui sta il bello. Vecchi avrebbe più volte palesato, in modo neanche troppo velato, la propria disponibilità per l’assessorato al Bilancio. Che però ha già un proprietario; Carlo Marino, che proprio ieri ha festeggiato i suoi primi 40 anni.

Il sindaco Natalia (che ha fatto ieri i suoi auguri al neo quarantenne) ha sempre detto che in giunta, almeno per ora, non si cambia nulla.

Anche qui, basterà aspettare.

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