Anche i Facoceri hanno un cuore a San Valentino (Mamma Ciociara)

FOTO: © Can Stock Photo / oksix

San Valentino fa tornare adolescenti. Anche se a casa c'è la prole e gli anni cominciano a farsi sentire. Pure se nella capanna, uno dei due cuori appartiene ad un papà Facocero. E così...

Il diario di Mamma Ciociara

Diario settimanale, molto poco ordinario, di una mamma ciociara in una famiglia ciociara molto poco ordinaria

E San Valentino é sbarcato anche in casa di Mamma Ciociara e Papà Facocero. Il buongiorno si vede dal mattino e così Papà Facocero ne ha approfittato per organizzare una colazione alternativa alla sua dolce metà: ha mangiato tutti i biscotti della prole che ovviamente è esplosa in una protesta d’altri tempi. Non fa niente, la Mamma Ciociara ha sempre qualcosa nascosto in dispensa è così all’ultimo momento sono usciti fuori quei fagottini al cioccolato che fanno impazzire tutti.

Papà Facocero protesta “Oggi è la festa degli innamorati e mi hai tenuto nascosto questo ben di Dio! Non mi ami allora!“. La Mamma Ciociara con l’occhio gonfio e le palle ancora di più si gira e urla “Quando buttavi giù quintali di biscotti al cioccolato non hai pensato a lasciarmene uno, neanche le briciole e per una volta hai buttato addirittura il sacchetto vuoto!“.

Ma la giornata procede all’insegna dell’incognita… Papà Facocero fa il vago e chiede alla mamma ciociara quali intenzioni abbia lei risponde risoluta: “Niente di che, restiamo a casa e risparmiamo“. Ma il Papà Facocero lo sa che è solamente una tecnica per metterlo alla prova, ci é già cascato alcuni anni fa accettando la proposta casalinga e scontrandosi con un Cerbero a dieci teste davvero incazzato versione mamma. Così sorride e acconsente alla serata casalinga mentre invia già un messaggio all’amico ristoratore di fiducia.

Secondo passo: ordinare piccolo e modesto mazzo di fiori da far recapitare sul posto di lavoro alla Mamma Ciociara che alla vista dell’omaggio floreale si pavoneggia abilmente davanti alle colleghe (e in cuor suo già si sente una sedicenne come quelle che diventavano paonazze quando il fidanzatino mandava quella rosa rosa blu in aula). Nel pomeriggio la Mamma Ciociara decide di andare dal parrucchiere, così, sempre per sicurezza, non si sa mai.

E proprio come due pennuti di quelli che si vedono nei documentari la danza del corteggiamento tra urla, sogghigni e versetti continua tutto il giorno davanti a una parole confusa e sospettosa. Alle 19 il messaggio ufficiale di papà “Preparati che andiamo a fare un aperitivo“. La mamma seglie un vestito a “caso” che casualmente è stato tirato fuori dalla busta, “casualmente” stirato, “casualmente” è uno dei più belli così mamma scende. Direzione centro e apericena poi il Papà Facocero spara il botto e annuncia la cena.

Mamma Ciociara siede davanti al suo amato, a dividerli una candela inquietante e un menù di pietanze dal nome esotico e dall’aspetto meschino. Meglio la trattoria di zia Nannina. “Era meglio restare a casa. Potevamo usare i soldi per altro. Servono delle cose ai ragazzi e c’è ancora una bolletta da pagare” sciorina il rosario la mamma.

E te pareva a te non ti va mai bene niente” risponde Facocero, in realtà anche lui è infastidito da quel pantalone e da quelle scarpe e non vede l’ora di risalire in macchina per poter andare a casa. E così consumato un veloce dessert davvero troppo deludente, i due si riavviano a casa dove ad aspettarli c’è la prole. La serata finisce davanti alla televisione ma il Papà Facocero riserva ancora una sorpresa alla sua dolce metà: quella rosa blu che non è arrivata in aula si materializza tra le lenzuola.

E i Puffi vincono sempre perchè di Puffetta ce n’è una sola! Ma di Grande Puffo pure!

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