Anche il Movimento Cinque Stelle scopre le correnti interne

Giuseppe Conte insidia perfino la leadership politica di Luigi Di Maio, contando sul sostegno di Beppe Grillo. Per Palazzo Chigi c’è anche Roberto Fico e a questo punto si potrebbe votare su Rousseau. Le posizioni di Alessandro Di Battista e Roberta Lombardi. La mossa di Davide Casaleggio.

Ma quali programmi, la partita vera si sta giocando sui nomi. Non soltanto su quello del possibile presidente del consiglio, ma anche sul futuro capo politico del Movimento Cinque Stelle. Forse è per questo che Luigi Di Maio continua ad insistere su un Giuseppe Conte bis a Palazzo Chigi, temendo che il professore universitario possa a questo punto guidare il Movimento, magari dopo essere stato indicato anche commissario europeo.

Un fatto è certo: Beppe Grillo stravede per lui, lo annovera tra gli “elevati”. Mentre Luigi Di Maio deve fronteggiare la rivolta di parte della base per le trattative con il Partito Democratico.

Giuseppe Conte

Intanto però spuntano pure altri nomi. Per la presidenza del consiglio quello di Roberto Fico, numero uno di Montecitorio. Su di lui ci sarebbe il via libera di Nicola Zingaretti. Mentre Alessandro Di Battista, contrario ad un’intesa con il Pd, resta sempre in corsa per la guida dei Cinque Stelle.

In tutto questo caos Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento alla Regione Lazio, ha invitato tutti i big a rimanere fuori dalla squadra di governo.

I Cinque Stelle sono spaccati su tutto e non è escluso a questo punto una votazione su Rousseau per l’indicazione del nome da proporre al presidente della Repubblica per la guida del Governo giallorosso. Potrebbe però non bastare, sia perché bisogna considerare pure il Pd. Sia perché all’interno i pentastellati sono divisi.

Davide Casaleggio ha effettuato un passo in avanti, dicendo chiaramente che a questo punto non basta più il marketing. In realtà occorre un salto di qualità sul piano politico. Magari perfino prendendo atto che pure i Cinque Stelle hanno al loro interno delle correnti.