Anche in “B” capienza ridotte negli stadi. Attesa per il vertice di oggi

Il campionato cadetto ripartirà con il tetto dei 5.000 spettatori e le trasferte vietate ai tifosi. La stretta dovrebbe valere per le prossime 2 giornate. Dopodiché si spera di tornare al 50%. Intanto nell’incontro di oggi dovranno essere tracciate le linee guida

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Cinquemila spettatori nelle prossime 2 giornate e trasferte vietate ai tifosi. Poi aggiornamento dei protocolli, impulso alla campagna di vaccinazione in particolare delle terze dosi, misure di prevenzione più stringenti (mascherine Fpp2 e distanziamenti) ed in generale massima allerta perché il Covid in versione Omicron corre più veloce del vento. Dopo il rinvio delle 2 giornate in programma il 26 e 29 dicembre, la Serie B è pronta a ripartire (giovedì i recuperi della 18^ giornata Benevento-Monza e Lecce-Vicenza) secondo le linee guida che saranno tracciate oggi pomeriggio nell’importante incontro che si terrà tra il Governo ed i vertici dello sport italiano. All’appuntamento parteciperà anche Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B. 

RIDUZIONE DELLA CAPIENZA

Mauro Balata

La Serie B si allineerà a quanto deciso al piano superiore ovvero in “A”. La capienza degli stadi quindi verrà ridotta ad un massimo di 5.000 spettatori per limitare gli assembramenti.

Per adesso la stretta riguarderà la 19^ d’andata in programma venerdì, sabato e domenica (il Frosinone giocherà a Pisa) e la prima di ritorno in calendario il 21 (i canarini a Parma), il 22 e 23 gennaio. Dopodichè la speranza è quella di tornare almeno al 50 per cento degli spettatori. Nelle prossime 2 giornate dovrebbero essere vietate anche le trasferte dei tifosi.

Sul tavolo poi ci sarà l’aggiornamento dei protocolli: quello stilato dalla Serie A (con 13 giocatori si va in campo) non convince. Probabili modifiche di concerto con il Governo che potrebbe chiedere l’obbligo del super green pass per i calciatori. E per questo si spingerà sulla campagna di vaccinazione e sulle terze dosi. Inoltre si dovrà chiarire il ruolo ed i poteri dell’Asl che comunque resteranno centrali nella gestione dei casi-Covid. Un aspetto sul quale l’Esecutivo non intende transigere.

L’obiettivo sarà quello di arrivare ad avere parametri di valutazione più oggettivi. In questo senso ha lavorato il tavolo tecnico che si è riunito nelle ultime ore con i capi di gabinetto dei ministeri Salute ed Affari generali, il capo di gabinetto del Dipartimento per lo Sport Michele Sciscioli, i rappresentanti di Coni, calcio, basket e volley oltre al presidente della Federazione medici sportivi Maurizio Casasco. C’è da dire inoltre che Balata aveva chiesto una cabina di regia unica mentre Urbano Cairo, presidente del Torino, ha proposto il modello inglese con l’istituzione di un’apposita commissione che possa gestire i vari casi. 

CURE-TOP PER IL FROSINONE

Il club giallazzurro è ormai uscito dall’emergenza dopo il cluster esploso prima di Capodanno. (Leggi qui Frosinone, rientra l’emergenza Covid. Ma nel calcio regna il caos).

I 14 contagiati del gruppo squadra sono guariti ed i giocatori negativizzati sono tornati disposizione del tecnico Fabio Grosso. Una situazione molto delicata che la società è riuscita a gestire e superare grazie anche alla preziosa collaborazione con il Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. E la società in una nota ha voluto sottolineare l’apporto fornito dalla prestigiosa struttura.

Il Frosinone Calcio esprime un sentito ringraziamento e un pensiero di gratitudine al Policlinico “Gemelli” e nello specifico ai professori Paolo Zeppilli e Vincenzo Palmieri – si legge nel comunicato del Frosinone – La loro riconosciuta alta professionalità, l’impegno e l’abnegazione hanno rappresentato ancora una volta il valore aggiunto e ha permesso il recupero rapido dei calciatori anche nella delicatissima fase post-Covid. Il Frosinone Calcio ha potuto constatare quanto siano fondamentali, nella cura della salute, la sensibilità umana e la ricerca scientifica, caratteristiche esaltate all’interno della struttura”.