Dopo il documento che ha riunito le cinque civiche di maggioranza ora si aggiunge anche il gruppo della Lega. Un patto di consultazione che inizia a stringere il sindaco Daniele Natalia. Che non è più il dominus del centrodestra che lo sostiene
Due più due in politica fa quattro. Non sempre, ma spesso. E, sempre nell’ambito della politica, due indizi non fanno una prova ma cominciano a sembrarlo. Ne è la conferma quello che in questi giorni sta succedendo ad Anagni. Dove, a pochissima distanza dalla decisione delle liste civiche di maggioranza di federarsi insieme, arriva la notizia dell’accordo tra le stesse liste civiche e la Lega. Un patto che sa molto di fronte ampio per stringere d’assedio il sindaco Natalia, evidentemente isolato ed in difficoltà.
Ricapitolando
Qualche giorno fa in città si diffonde la notizia della federazione delle liste civiche di maggioranza. Anagni in comune, Anagni domani, Per Anagni, Idea Anagni e Medici per l’ambiente decidono di mettersi assieme. L’obiettivo, va da sè, è quello di “migliorare l’azione politico amministrativa” della maggioranza. Soprattutto per quanto riguarda la “realizzazione delle importanti opere pubbliche già pianificate”.
Traduzione; dobbiamo sbrigarci a realizzare quanto promesso, per evitare di passare alla storia, ad un anno dalle comunali, come l’amministrazione degli annunci. En passant, nello stesso documento le liste dichiarano di volersi confrontare con le “diverse aree”, ed anche con le altre “forze civiche” della città. Sottotitoli; teniamoci le mani libere. (Leggi qui I civici si alleano e scuotono il sindaco Natalia).
Il fronte della Lega
Passa qualche giorno, e la voglia di allargarsi delle federazione di civiche trova una prima sponda. Si tratta della Lega. Con un incontro ufficiale tra i rappresentanti delle civiche e lo stato maggiore della Lega: il vicesindaco Vittorio D’Ercole, i consiglieri Umberto Quarmi e Elvio Giovannelli Protani. Nell’incontro si stabilisce di creare “un patto permanente di consultazione sulle questioni amministrative del comune e sulle strategie politiche future da adottare sia a livello consiliare che a livello di giunta”. Ovviamente, solo per “ migliorare l’azione amministrativa” ed “allargare il quadro politico”.
Anche qui il sottotesto è chiaro: vogliamo contare di più. E vogliamo dire la nostra.
Le due riunioni (ed i due documenti ufficiali con tanto di firma) dicono una cosa importante. Che il quadro politico attorno a Natalia sta cambiando. Fino a qualche settimana fa il sindaco era un dominus incontrastato. Signore e padrone di una maggioranza che magari lo criticava, ma lo faceva sottovoce ed a microfoni spenti. Ora quegli stessi esponenti della coalizione hanno deciso di farsi sentire. Probabilmente perché hanno captato le difficoltà di un sindaco che, come esponente di Forza Italia, è in evidente disagio alla luce della forza crescente della Lega e, soprattutto, di Fdi. Difficoltà che spingono le altre forze a farsi avanti per reclamare spazio.
È, per molti aspetti, un momento di crisi anche più grave di quello legato alla vicenda del biodigestore. Lì Natalia era entrato in una via d’uscita, ma ne era uscito bene, ricompattando tutta la sua maggioranza. Che qui, invece, non sembra avere alcuna intenzione di farsi ricompattare. Aprendo così uno scenario tutto da verificare.