Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più?

Il Partito unico tra Lega e Forza Italia potrebbe determinare situazioni surreali. Per esempio Gianluca Quadrini potrebbe ritrovarsi fianco a fianco di Rossella Chiusaroli e Adriano Piacentini. E Pasquale Ciacciarelli. Per non parlare del fatto che tra Claudio Durigon, Francesco Zicchieri e Claudio Fazzone sarebbe complicato trovare spazi eleggibili per tutti. E Daniele Natalia cosa farebbe?

Silvio  Berlusconi ripete che con Matteo Salvini c’è l’accordo su tutto e che nel 2023 il Partito unico tra Lega e Forza Italia si presenterà unito alle elezioni. Vuol dire che il Cavaliere si è dato due anno di tempo per far metabolizzare tutti gli altri passaggi, a partire dalla federazione dei gruppi parlamentari.

Ma vuol dire anche che chi non dovesse essere d’accordo potrà accomodarsi altrove. Magari in Fratelli d’Italia. Ma è complicato immaginare moderati come Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta in quello che comunque è il Partito della Destra italiana.

La verità è che Berlusconi pensa che alla fine, comunque vada, gli elettori di Forza Italia seguiranno comunque lui.

Separati con rancore

Pasquale Ciacciarelli (Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Vero che questa operazione è stata pianificata anche da Marina e Piersilvio Berlusconi, oltre che da Fedele Confalonieri, ma è facile intuire pure un altro tipo di ragionamento. Limitandosi perfino a guardare al livello locale.

Da Forza Italia sono andati via per salire sul Carroccio il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, il capogruppo al Comune capoluogo Danilo Magliocchetti, il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, il capogruppo alla Provincia Gianluca Quadrini. Per limitarsi ai nomi più importanti e guardando solo all’ultimo periodo. Berlusconi, sempre animato da senso pragmatico, ha guardato anche a quello che sta succedendo in tutta Italia, dove tanti forzisti sono già passati con la Lega. E in questo modo ha voluto in qualche modo provare a governare il processo.

Certamente si porrà anche un sistema di rapporti tra chi fino a poco tempo fa all’interno di Forza Italia si faceva la guerra. Nel caso di federazione e poi di partito unico, per esempio, il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone si troverebbe nella stessa formazione del sottosegretario al Mef Claudio Durigon e del deputato Francesco Zicchieri. Potrebbero esserci dei problemi di spazi eleggibili, considerando che tutti e tre insistono nell’area della provincia di Latina.

Altra spiaggia, stesso mare

Più paradossale la posizione di Adriano Piacentini e degli altri sub coordinatori provinciali di Forza Italia: passerebbero nella nuova formazione ritrovandosi fianco a fianco con Gianluca Quadrini, cioè il loro ex vice coordinatore regionale che misero in stato d’accusa iniziando il percorso culminato con la sua sospensione e poi con l’uscita da Forza Italia. (Leggi qui I coordinatori scaricano Quadrini: “Confonde il tavolo da pranzo con quello politico”)

E non solo: si ritroverebbero gomito a gomito con il loro ex coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli, con il quale erano in antitesi. Al punto che Piacentini per un periodo mollò; la ex capogruppo di Cassino venne deferita ai probiviri chiedendone la cacciata dal Partito. (Leggi qui Ciao Rossella: Chiusaroli messa fuori da Forza Italia).

Daniele Natalia cosa farebbe, considerando che non intende in alcun modo essere un ostacolo per il suo vicesindaco (leghista) Vittorio D’Ercole ed inoltre è corteggiato pure da Fratelli d’Italia?

Insomma, a livello locale ci sarebbe da divertirsi. Considerando che in tanti si sono politicamente “separati” con il massimo del rancore.

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