Niente candidatura per Angelucci. E nemmeno per Frosinone, dove c’è puzza di bruciato (Insider)

I rumors dalla Capitale dicono che non verrà candidato il ras delle cliniche Angelucci. Il fuoco cova sotto la cenere a Frosinone per le mancate candidature. Al punto che c'è chi medita vendetta

NIENTE CANDIDATURA PER ANGELUCCI

Il Cav si è urtato molto. Gli hanno riferito che il deputato Antonio Angelucci, re delle cliniche nel Lazio, aveva qualche perplessità: il seggio blindato nel Lazio non era di suo gradimento. Sostengono che la candidatura su Cassino alla Camera dei Deputati o Frosinone al Senato lo lasciasse perplesso: meglio un collegio con una percentuale un po’ più sostanziosa. Magari in Lombardia, tanto per andare sul sicuro.

La cosa è arrivata alle orecchie di Silvio Berlusconi nel giorno meno adatto. Si è ricordato che Antonio Angelucci è recordman di assenze in Parlamento. Ed ha detto: se non gli sta bene, niente candidatura. Né nel Lazio né in Lombardia.

L’onorevole non si è scomposto. Dicono che abbia già bussato alla porta di Guido Crosetto per ottenere un suo autorevole intervento su Giorgia Meloni. Infatti Sua Sanità Angelucci sa che Big Crosetto è l’unico al quale Giorgia presti ascolto.

 

 

UNA CANDIDATURA PER BEATRICE

Non scherzava Beatrice Lorenzin quando, due giorni fa, aveva detto che si sarebbe candidata Governatrice del Lazio contro Nicola Zingaretti. Tanto per fargli un dispetto per averla scaricata pur di imbarcare le truppe sinistrate di LeU. (leggi qui Berlusconi: «Nulla di deciso». Lorenzin: «Potrei candidarmi io»)

«Ci candideremo sicuramente, sto valutando l’ipotesi di candidarmi anch’io, non è la prima opzione, ma non sono  una che molla, al massimo raddoppia»: lo ha detto su RadioUno a ‘Zapping’.

C’è rimasta molto male. Una scelta «totalmente ideologica, inspiegabile dal punto di vista  politico», di cui, sottolinea, «la responsabilità è totalmente del  presidente Zingaretti, è lui che fa la sintesi». Quanto ai contatti  con il leader di Leu Pietro Grasso, «non l’ho sentito, ma non è così  -dice ancora Lorenzinche si fanno le cose in politica».

 

 

NIENTE CANDIDATI PER FROSINONE

C’è maretta nel Centrodestra di Frosinone. Il fuoco cova sotto le ceneri. Bruciano le candidature promesse e non arrivate per Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti. Il presidente del Consiglio Comunale di Frosinone ed il consigliere comunale e provinciale del Capoluogo ci avevano creduto. Gli avevano fatto firmare la disponibilità alla candidatura. Ed erano pure dovuti salire in tribunale per estrarre il Certificato Penale ed i Carichi Pendenti.

Mario Abbruzzese ha alzato le spalle e scaricato tutta la colpa a Roma ed ai romani che vogliono il seggio sicuro in Ciociaria.

La puzza di bruciato, Mario l’ha fiutata. Molto forte con il passare dei giorni. Sembra che Nicola Ottaviani sia quello che meno di tutti abbia gradito quella che viene ritenuta una presa in giro nei confronti del Capoluogo.  Pare che proprio lui avesse chiesto all’amico d’infanzia Adriano Piacentini di candidarsi anche nella recente tornata di Comunali con la rassicurazione che sarebbe servita per oliare la catapulta con la quale fare finalmente il salto nazionale. Invece…

Mario sta cercando di spegnere l’incendio. Ma visto che la cosa si sta rivelando più complessa del previsto, ha chiesto a tutti di fare dichiarazioni in favore del territorio per reclamare più candidature locali. Ecco perché in poche ore c’è stata la pioggia di comunicati stampa in questo senso. Un modo per dire: io non c’entro, la colpa è dei romani.

La candidatura di Antonello Iannarilli poi è stata come una tanica di benzina sulle braci (leggi qui Iannarilli torna in campo: candidato alla Regione). Potrebbe essere proprio lui ora a reclamare il posto lasciato libero, suo malgrado, da Angelucci.

A Frosinone aspettano solo il momento buono per mostrare la fiamma. Qualcuno questa sera ha notato Adriano Piacentini al Fornaci dove Mauro Buschini (candidato Pd alla Regione) stava aprendo la sua campagna elettorale. «Lo giuro, sono venuto a prendere i biglietti per il cinema» ha assicurato il presidente del Consiglio Comunale di Frosinone.

Secondo molti, la data prevista per il regolamento dei conti è il 4 marzo: giorno delle elezioni politiche. Ma soprattutto di quelle Regionali.

No candidato, no party?