Il tar esaminerà il 9 febbraio il ricorso di Amato la Mura. Chiede di ripetere il ballottaggio in 18 delle 30 sezioni elettorali di Formia. Sostiene che non quadrino i conti delle schede vidimate e che sia stato rotto il silenzio elettorale con il caso del presidente sospeso dalle funzioni.
I giudici del Tar apriranno il fascicolo il 9 febbraio prossimo. L’obiettivo dichiarato è uno soltanto: ripetere in alcuni seggi il turno di ballottaggio che il 17 ed il 18 ottobre scorsi ha eletto Gianluca Taddeo sindaco di Formia. A firmare il ricorso è stato il candidato sindaco sconfitto, Amato La Mura. Con lui anche otto tra cittadini elettori e candidati della coalizione civica che lo scorso autunno ha messo insieme esponenti della Lega, dell’Udc, dell’ala Pd che fa riferimento al già quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo.
I conti che non quadrano
Al termine del ballottaggio il candidato sindaco di Forza Italia, Fratelli d’Italia ed altre quattro liste civiche prevalse per 7.498 voti, pari al 50,13%, contro i 7.460 (49,87%) dell’infettivologo dell’Asl
La Mura fu protagonista di una miracolosa rimonta: recuperò 1.833 preferenze; Taddeo, rispetto al primo turno del 3 e 4 ottobre, confermò nella sostanza gli stessi voti (per la precisione ne perse 47).
Il Tar il 9 febbraio sarà chiamato a valutare la legittimità del verbale dell’Ufficio Centrale Elettorale. Quello con cui furono proclamati il sindaco di Formia ed i 24 consiglieri comunali.
Il ricorso chiede di ripetere il secondo turno di voto in 18 dei 30 seggi del comune di Formia. In che modo? Annullando i verbali delle operazioni elettorali compiute nei seggi 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 13, 15, 17, 18, 19, 20, 22, 24, 25 e 30.
L’avvocato Evaristo Maria Fabrizio di Roma ipotizza una serie di irregolarità nella procedure elettorali. Quali? Ci sarebbe stata un’incongruenza tra il numero dei votanti e la differenza tra le schede votate e quelle autenticate. In pratica? All’apertura del seggio il presidente ed il segretario firmano una serie di schede tenendole pronte per consegnarle agli elettori quando arrivano; a fine giornata deve quadrare in maniera precisa la somma tra le schede messe nell’urna e quelle avanzate; deve coincidere in modo esatto con il numero delle schiede firmate. Il ricorso sostiene che quel numero non quadri.
Il ballottaggio condizionato
Il ricorso poi chiede di entrare nel merito di quanto avvenuto la mattina del 18 ottobre presso la sezione numero 20. È quella della scuola elementare nel quartiere di San Giulio.
Il suo presidente venne sospeso dopo essere stato sorpreso da un’agente di Polizia a ritirare una tessera elettorale (e non una scheda vera e propria) dal genitore di una candidata candidata nella coalizione di La Mura.
Il presidente di Sezione, appena interrogato ha chiarito che la tessera gli era stata data per verificare una circostanza: se il suo titolare, una persona anziana, avesse o meno esercitato il diritto al voto: temeva che un familiare, approfittando della sua età, avesse sfruttato quella scheda per votare al posto suo. Nulla di più.
Da quel momento – secondo il ricorso al Tar – le operazioni elettorali sull’intero territorio del comune di Formia sarebbero state condizionate negativamente dalla violazione del silenzio elettorale. Infatti, nel ricorso sono allegati alcuni post Facebook e messaggi WhatsApp audio (con le relative trascrizioni avallate da un perito fonico) di candidati autorevoli di una forza politica componente la coalizione del sindaco Taddeo.
In quei messaggi si sostiene – stando al ricorso – che “la Polizia ha arrestato in flagranza il candidato sindaco La Mura e Antonio Di Rocco”( capogruppo uscente della Lega). Queste informazioni non veriterie – secondo i ricorrenti – avrebbero condizionato la parte conclusiva del ballottaggio disorientando l’elettorato.
Nessuno sostiene che sia stata una strategia studiata a tavolino per danneggiare Amato La Mura ma i fatti – nella ricostruzione affidata al Tar – è andata così.
La serenità di Taddeo
Il sindaco eletto Gianluca Taddeo dimostra una calma olimpica. Ribadisce il concetto espresso già nelle prime ore dopo la sua elezione. E cioè: vogliono il riconteggio? Meglio, così si dimosterà che ho vinto con un vantaggio ben maggiore di quello che mi è stato attribuito.
Il comune di Formia interverrà al Tar con i propri avvocati. Nei prossimi giorni valuteranno se fare altrettanto l’Ufficio centrale presso il Tribunale di Latina, la Commissione elettorale di Latina e la Prefettura del capuologo pontino