Anomalia Ciociaria, dove il centrodestra continua a scannarsi allegramente

Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Mentre in tutta Italia la coalizione vince, convince e si espande, dalle nostre parti si moltiplicano le dimissioni di massa che fanno cadere le Amministrazioni e non si raggiunge un solo accordo nei Comuni. Dove i big del territorio assecondano le richieste dei loro uomini e perdono di vista l’unità della coalizione. Ma prima o poi Salvini e Meloni se ne accorgeranno. E allora…

Le vicende di Sora testimoniano che in realtà il centrodestra in provincia di Frosinone non esiste più. Altrimenti non sarebbero cadute, attraverso le dimissioni di massa, due Amministrazioni “simbolo”, Cassino e Ceccano, che hanno rappresentato un fiore all’occhiello della coalizione quando furono conquistate delle vittorie storiche.

Il centrodestra non esiste più da quando è finita la leadership di Forza Italia e da quando è iniziato il grande esodo dagli “azzurri”.

Alfredo Pallone Foto: © Imagoeconomica Paolo Gargini

Non si è realizzato che negli anni sono andati via Alfredo Pallone, Antonello Iannarilli, Nicola Ottaviani, Alessia Savo, Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli, Tommaso Ciccone, Danilo Magliocchetti e tantissimi altri.

Non si è realizzato che Antonio Tajani si è defilato fino al punto da spostare da Fiuggi a Viterbo la location della sua manifestazione annuale, L’Italia e l’Europa che vogliamo.

Oggi Forza Italia (guidata da Gianluca Quadrini) e Cambiamo (presieduta da Mario Abbruzzese) lottano per la sopravvivenza, l’una contro l’altra. Ma così non si può programmare il futuro.

Quanto alla Lega e a Fratelli d’Italia, hanno i voti nazionali. Ma il merito è esclusivamente di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sul territorio invece i due Partiti litigano, non si fidano l’uno dell’altro, si fanno campagna acquisti “contro”. I leader locali, cioè Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi per la Lega e Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia), non si preoccupano di trovare una sintesi, ma di assecondare le richieste dei loro rappresentanti nei vari Comuni. Ma così non si va da nessuna parte.

Antonello Iannarilli

La politica è compromesso e sacrificio. Si nutre di passi indietro e scatti avanti. Se il centrodestra fosse capace di andare avanti unito dappertutto in Ciociaria, vincerebbe in almeno 70 dei 91 Comuni. La litigiosità fa parte della storia della coalizione in Ciociaria.

Ma adesso la situazione è ulteriormente peggiorata perché non ci si preoccupa di arrivare ad un accordo. Questo perché sono tutti consapevoli che poi quando si vota per le politiche o per le Regionali (o per le Europee), saranno Salvini e Meloni a trainare.

Prima o poi però arriverà il momento in cui il Capitano e la Ragazza Prodigio butteranno l’occhio su quello che succede in Ciociaria. Dove il centrodestra continua a scannarsi allegramente.