Antonella che a Sanremo puzzava di sugo

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La fama è una bestia da tenere a bada. Perché attira gli odiatori. Come nel caso di Benedetta Rossi. O quelli che dissero ad Antonella Clerici che puzzava di sugo

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Chi sono i veri matti: è la morale di una delle più celebri novelle di Luigi Pirandello. I passanti gettavano uno sguardo dentro al cancello del manicomio e provavano compassione per quelli che passeggiavano nel giardino con indosso il piagiamone, parlando tra se e sé. 

I pazienti all’interno, guardavano con altrettanta compassione i passanti: domandandosi dove accidenti andassero quei matti con quella fretta, vestiti e truccati di tutto punto, schiavi degli orari e delle convenzioni. Dalle quali invece loro erano liberi.

I matti davanti alla televisione

La televisione, come strumento, è un micidiale specchio deformante: fa vedere solo ciò che vuole, inquadra una sola parte, quella bella, escludendo i difetti, creando così dei modelli. Quale sia quello giusto, dipende da quale parte del cancello della vita osservate la scena.

Benedetta Rossi

Prendete il caso di Benedetta Rossi, protagonista di un fenomeno televisivo che parte dalla più assoluta e quotidiana normalità: è diventata seguitissima perché non è una chef ma una casalinga che propone le sue ricette di casa, fatte come tutte le donne normali possono fare. Perché quando hai una casa da sistemare, la lavatrice da caricare, i panni appena ritirati sono da stendere, non sei riuscita a fare i piatti della sera prima perché eri troppo stanca e ci sono i figli da portare a scuola, poi da portare a danza mentre loro non si raccolgono manco pedalini e mutande da terra. Ecco, in quelle condizioni fai la spesa al discount e non al gran gourmet.

Butti dentro al carrello quello che trovi. Non stai tanto a scegliere. L’Italia, in larga parte è questo. E molta Italia s’è sintonizzata su Benedetta Rossi perché si è riconosciuta in quella quotidianità casalinga.

Il mostro della notorietà

Benedetta Rossi ed Antonella Clerici

Ma la notorietà è un mostro, che devi imparare a tenere a bada. Perché se sei appena un po’ famoso non puoi più fare quello che possono fare tutti: perché sei un esempio, ti guardano, e se lo può fare lui che è famoso allora lo possiamo fare tutti. Ti toglie la libertà, la fama.

E ti fa diventare una calamita. Attira non solo l’amore dei fan (e quello scalda) ma anche l’odio dei tanti frustrati che non ce l’hanno fatta: danno la colpa alla sfortuna, semplicemente bastava sacrificarsi un po’ di più.

Colpisce il video di Benedetta Rossi in lacrime per le frasi di odio scritte sui social contro di lei ed il suo pubblico. L’ha difesa oggi pubblicamente Antonella Clerici, prendendosela con i gastrofighetti autori degli insulti, ricordando che a lei gli odiatori dissero che a Sanremo non poteva stare perché puzzava di sugo.

Dal basso della poca esperienza sullo schermo, iniziata quando la barba ancora scarseggiava: Benedetta, dalla parte giusta della cancellata ci siamo noi, i matti sono gli altri, ma non lo sanno.

Senza Ricevuta di Ritorno