E Antonello si ritrovò da solo al momento di votare

Alla fine, Antonello Aurigemma si è ritrovato da solo a votare la mozione di censura che aveva preparato. Il capogruppo di Forza Italia è rimasto senza truppe di fronte all’aula chiamata ad esprimersi.

Tra i banchi del Pd la chiave di interpretazione è stata una sola: «Forza Italia ha isolato il suo capogruppo».

Già da tempo, sotto traccia trapela qualche segnale di malcontento interno. E c’è chi ritiene poco incisivo il ruolo di Forza Italia. Nessuno però arriva a pronunciare la parola ‘avvicendamento’.

Perché Aurigemma è stato lasciato solo?

Mario Abbruzzese ha lasciato l’aula prima del voto, evitando di dover alzare la mano contro Mauro Buschini. La mozione di censura però l’ha firmata pure lui. Ed ha contribuito a scriverla. Trasformandola in maniera radicale: da documento contro l’assessore l’ha resa invece un’affilata arma a doppio taglio. Che ha messo i grillini di fronte al bivio: votare per la maggioranza, pur di difendere Virginia Raggi. E alla fine, così è andata.

Allora perché non c’era? «Nessun boicottaggio: avevo appuntamento con il notaio per ritirare la documentazione da depositare per le elezioni comunali di Frosinone. Non ci sono problemi con il capogruppo».

Giuseppe Simeone, il consigliere regionale di Sperlonga? «Anche lui ha avuto la stessa scadenza», assicura Abbruzzese giurando che era pianificata da tempo e nessuno immaginava che il dibattito in aula sarebbe andato avanti per così tanto tempo.

Stai sereno, Antonello?

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