Apparentamenti no, patti sotto banco forse

Si andrà al ballottaggio senza apparentamenti ufficiali. Nulla di fatto negli incontri andati avanti fino all'ultimo momento utile. Ma proprio adesso scendono in campo le diplomazie sotterranee. Perché l'accordo, quello vero, si fa solo la sera prima del voto.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Quarantott’ore di riunione continuata; decine di telefonate; centinaia di messaggi da una parte e dall’altra; scambi di pareri ed opinioni, in alcuni casi, molto molto caldi. Tutto nel tentativo di arrivare ad un accordo che potesse far girare le cose. Accordo che però, alla fine, non c’è stato. Il che ovviamente non esclude la possibilità di accordi ufficiosi che potranno a questo punto essere effettuati fino a lunedì prossimo.

Ma la sostanza è che ad Anagni l’apparentamento ufficiale tra SiAmo Anagni (la coalizione di Alessandro Cardinali) ed  Anagni Futura (la coalizione di Danilo Tuffi) non ci sarà. Il che vuol dire che le due  coalizione arrivate ai primi due posti al primo turno delle comunali di Anagni e cioè Anagni in movimento del sindaco uscente Daniele Natalia e appunto SiAmo Anagni di Alessandro Cardinali si confronteranno domenica e lunedì prossimi senza aver stabilito, nel frattempo, accordi ufficiali con le altre parti. Resta tutto come prima, insomma.

Ore 12, niente accordo

Alessandro Cardinali

La conferma è arrivata alle 12 di oggi, termine ultimo per stipulare eventuali apparentamenti ufficiali da una parte e dall’altra. Un tentativo, che, stando alle numerosissime indiscrezioni che si sono moltiplicate nelle ultime ore, ha visto protagonisti soprattutto gli esponenti di della coalizione di Cardinali e di quella di Tuffi. Con una serie di riunioni che si sono svolte, sempre secondo le indiscrezioni, prevalentemente negli uffici del comitato elettorale di Alessandro Cardinali, almeno fino alla tarda serata di sabato scorso, alla presenza dei rappresentanti delle liste delle due coalizioni.  

Non c’è una vulgata ufficiale di quello che è accaduto; e tutti quanti gli esponenti delle due alleanze hanno preferito mantenere un riserbo inevitabile, data la delicatezza del momento.

Ma, almeno  a giudicare dalle voci che sono trapelate, il tentativo di dialogo era arrivato ad un punto di svolta venerdì: tanto che qualcuno avrebbe chiesto in municipio i moduli da firmare per formalizzare l’apparentamento. Poi si è arenato soprattutto di fronte alla possibile ripartizione dei posti in giunta che sarebbero stati assegnati in caso di vittoria se fosse andato in porto l’alleanza tra la coalizione di Cardinali e quella di Tuffi.

Prezzo troppo alto

Fernando Fioramonti con Sandra Tagliaboschi

Gli esponenti di Anagni Futura avrebbero infatti chiesto, per entrare in alleanza ufficialmente, tre esponenti della futura giunta Cardinali; con la possibilità di avere anche il ruolo di vicesindaco o, in alternativa, di presidente del consiglio comunale. Richieste che, sarebbero state considerate troppo esose da parte degli esponenti della coalizione di Alessandro Cardinali.

Tra i più ferrei oppositori dell’accordo c’era stato, nelle ore precedenti, soprattutto Fernando Fioramonti, esponente della lista Cittatrepuntozero, che aveva già manifestato, quando si erano svolti i primi contatti, l’ipotesi di abbandonare la coalizione se fossero andati in porto questi contatti. Gli incontri che si sono susseguiti nelle ultime ore hanno fatto registrare in alcuni momenti, secondo le indiscrezioni trapelate, drammatici scambi di accuse da una parte e dall’altra: con gli esponenti di Anagni Futura che avrebbero sostanzialmente detto a brutto muso agli uomini di Cardinali che senza i loro voti non si sarebbe andati da nessuna parte.

E con gli uomini di Cardinali che avrebbero rinfacciato a quelli di Tuffi un atteggiamento arrogante. Il tutto condito da polemici riferimenti a questioni ancora calde in città; come la chiusura dell’ospedale di Anagni. Insomma, uno scontro frontale che non ha permesso alcun accordo.  

Tutta da decifrare poi l’assenza di Alessandro Cardinali al tavolo della trattative. La versione ufficiale è che sia stato messo fuori gioco per due giorni da un’attacco di sinusite; la versione ufficiosa vuole che fosse il primo a non essere convinto di una sintesi con la lista ispirata da Franco Fiorito; ma per non lasciare intentata alcuna strada abbia lasciato fare.

Uno sguardo a sinistra

I contatti però, sempre stando alle indiscrezioni che si sono moltiplicate nelle ultime ore, non hanno visto soltanto il tentativo di accordarsi con Anagni Futura ma anche con LiberAnagni, la coalizione classificatasi al quarto posto nel primo turno elettorale. Coalizione che raccoglie tra gli altri, il Partito Democratico, il MoVimento 5 Stelle, più altre liste civiche.

Secondo le indiscrezioni trapelate, il tentativo sarebbe stato quello di fare un accordo con il Partito Democratico e con alcune liste civiche. Contatti che però, anche in questo caso, si sono arenati con un nulla di fatto. Posizione confermata dallo stesso Santovincenzo. Che ha seccamente smentito ogni ipotesi di contatto: “non ci sono possibilità di convergenze con nessuno dei candidati in corsa”, ha detto il candidato di LiberAnagni.

Questo ovviamente non vuol dire che non ci saranno più contatti ufficiosi; anzi, fino a domenica prossima la campagna di Cardinali e dei suoi sarà apertissima. Imperniata sul tentativo di convincere, sia pure senza accordi ufficiali, gli elettori delle altre coalizioni, insistendo sulla necessità di evitare il ritorno di Natalia e dei suoi alla guida della città.