Appena nati e già divisi: Sinistra Italiana si spacca su Mosillo

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L’anatema arriva in serata. Gianni Nichilò annuncia che è nulla la decisione presa dal circolo cassinate di Sinistra Italiana d’appoggiare alle prossime comunali Francesco Mosillo. «La decisione è nulla de facto perché l’unico organo legittimato a decidere è l’Assemblea Provinciale Provvisoria, che non è stata né interpellata, né investita del problema» tuona Nichilò. Ma dall’interno gli risponde Guerino Ventre che di quell’Assemblea Provvisoria è tra i componenti: «I territori, in piena autonomia, possono decidere la loro linea»

Il caso era esploso in mattinata, con un post su Facebook pubblicato sulla bacheca di Luigi Vacana un altro dei componenti l’Assemblea Provinciale Provvisoria: «Condivido i malumori sulle scelte di Sinistra Italiana per le Amministrative di Cassino. Una nuova realtà, tutta in costruzione come Sinistra Italiana, non può permettersi di partire col piede sbagliato». (leggi qui il precedente)

Che non fosse una posizione isolata è stato chiaro cinque minuti dopo la pubblicazione: anche il consigliere regionale Daniela Bianchi avvallava quella nota.

«La linea politica di un Partito la decidono gli organi precostituiti – ha aggiunto in serata Nichilò – soprattutto se si tratta di decidere la collocazione alle elezioni Comunali, in particolare se si deve andare ad appoggiare uno schieramento nel quale c’è candidata anche gente di destra. Se avessimo voluto fare politiche con la destra saremmo rimasti nel Partito Democratico. La decisione, per quanto ci riguarda è nulla. E se anche così non fosse, la componente Futuro a Sinistra si dissocia, sposando in pieno la linea espressa da Vacana e Bianchi».

In serata arriva la replica di Guerino ventre che è, alla pari degli altri, nell’Assemblea Provinciale Provvisoria: sostiene che la decisione è legittima perché «il 22 aprile, a Frosinone, in una sala piena di iscritti e simpatizzanti, l’onorevole Smeriglio nel suo intervento conclusivo, fra le tante cose dette, ha ribadito che i territori, in piena autonomia, possono decidere in merito alle questioni che riguardano le zone di appartenenza. Non mi sembra che in quella riunione nessuno abbia messo in discussione le parole di Smeriglio e che nessuno abbia posto il problema delle alleanze che si stavano costruendo nei territori per le prossime elezioni amministrative. Poi ognuno di noi è libero di pensarla come vuole ed eventualmente di discuterne nelle sedi opportune».