Area di Crisi, via all’accordo i soldi ci sono

Firmato in Regione l'accordo per il finanziamento della mobilità in deroga nelle aree di Frosinone e Rieti dichiarate 'Aree di Crisi Complessa'

Via libera all’accordo per il finanziamento della mobilità in deroga nelle Aree di Crisi Complessa di Frosinone e Rieti. Cosa sono? Vennero istituite nel decennio scorso: sono le aree nelle quali una grande azienda è collassata e con lei è venuto giù un intero sistema. Nel caso della Ciociaria, l’area di crisi venne perimetrata intorno al collasso dell’ex Videocolor.

Nel 2018 finalmente ci fu l’Accordo di Programma al Ministero dello Sviluppo Economico. Metteva sul campo dieci milioni per finanziare chiunque volesse investire nella zona. E riassorbire una parte di quelle centinaia di lavoratori rimasti senza fabbrica. I risultati? Scarsi. Molto.

Sostegno al reddito

Con una disponibilità di quasi 21 milioni di euro verrà garantito il sostegno al reddito dei circa 950 ex lavoratori delle province di Frosinone e Latina per tutto il 2023. Nella somma c’è anche il recupero delle mensilità che dallo scorso primo gennaio non sono ancora state erogate.

L’accordo è stato sottoscritto tra i sindacati e l’assessore regionale al Lavoro Giuseppe Schiboni. Prima però è stato necessario attendere la firma del decreto ministeriale sulla ripartizione dei fondi alle Regioni, come stabilito dalla legge Finanziaria.

 Quest’anno l’iter per la definizione dell’accordo è stato particolarmente lungo rispetto al passato. Un ritardo che sottolinea ancora una volta la farraginosità burocratica nel definire ed erogare gli ammortizzatori sociali.

Proprio i bizantinismi di questa procedura sono stati oggetto di discussione. Se n’è parlato sia nel primo incontro con la Regione e sia in quello di oggi. Tutte le parti hanno convenuto sull’opportunità di ridurre i tempi e già in queste settimane, nell’ambito del proprio ruolo e responsabilità hanno sollecitato prima la definizione del decreto interministeriale e poi la sua registrazione presso la Corte dei Conti.

Cosa c’è nell’accordo

Foto © Jotoler / Pixabay

Nel merito l’accordo contiene la copertura economica per l’intero anno con una cifra pari a 19,2 milioni di euro. Ciò significa che viene rispettato il criterio della soluzione di continuità e quindi la garanzia di rientrare nel bacino anche nel 2024.

Sono inoltre stati destinati 2 milioni per la cassa in deroga. Nell’accordo è stato inserito anche il richiamo al bando per coloro a cui mancano 2 anni per raggiungere la pensione: i sindacati hanno chiesto la garanzia che in quei due anni maturino i contributi per agganciare la pensione.

La Regione Lazio ritiene che si tratterebbe di contribuzione figurativa cioè che non vadano a formare i contributi per la pensione. Ma si è impegnata a inviare uno specifico quesito al ministero del lavoro per dare certezza in materia di contribuzione.

Per quanto riguarda le politiche attive i sindacati hanno proposto di effettuare una discussione specifica prendendo a riferimento il bando sulla costituzione dei Comitati Locali per l’Occupazione. L’assessore Schiboni ha accolto la richiesta e si è impegnato a convocare una riunione che sulle politiche attive per i percettori della mobilità in deroga.

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