Arriva Frieda: Gaeta diventa regina del pellet in Italia

A Gaeta, grazie ai lavori che hanno aumentato i fondali e consentito il transito a grosse navi da carico, arriva in porto Frieda. È la sfida della MyFire per diventare il principale player nazionale del pellet

Saverio Forte per Alessioporcu.it

Dai boschi canadaesi del Québec ai consumatori italiani passando per il porto commerciale “Salvo D’Acquisto” di Gaeta. Passa dal Golfo del Sud Lazio la sfida della società MyFire per diventare il principale importatore italiano di pellet per riscaldamento. Una sfida nata due anni fa insieme ad un’altra scommessa: quella di rendere la società madre Intergroup di Gaeta (di cui MyFire fa parte) uno dei protagonisti continentali nel settore della logistica integrata.

Una parte dei due obiettivi è stata già raggiunta: Intergroup ha aperto una sede a Londra e avviato una campagna di rafforzamento sui mercati internazionali. Poi attraverso il suo marchio MyFire ha acquisito la galassia neozelandese Global Renewables con i suoi terminal nei porti Oristano e Cagliari e con i suoi marchi Febo, Jumpel, Global Renewables Canadian Premium e Global Renewables Canadian Power.

Il nuovo magazzino in Canada

La nuova geografia del gruppo ora vede i porti di Gaeta, Oristano, Ravenna e Savona, specializzati nella gestione del materiale sfuso in arrivo. A Cagliari invece arrivano i container con prodotto di primissima qualità confezionato direttamente dal Canada.

Infine, nei mesi scorsi MyFire ha inaugurato il suo primo magazzino in Canada. Serve per stoccare grandi quantità di materiale che poi le sue navi porteranno facendo la spola con l’Italia. Garantisce lo stoccaggio di oltre 20 mila tonnellate di prodotto sfuso, costantemente pronte al carico 12 mesi all’anno.

Una sfida chiamata Frieda

Il nuovo passo in avanti si chiama “Frieda”. È una nave builk. Cioè, un’unità da carico progettata per trasportare prodotti non-liquidi e non raccolti in container o pallet. Frieda ha una capacità di oltre 10mila tonnellate ed ha ormeggiato nei giorni scorsi a Gaeta inaugurando una rotta coperta per MyFire con una serie di navi provenienti dal ‘cuore’ del Canada.

La motonave Frieda in navigazione

È una svolta. Dopo diversi anni da importatore del prodotto canadese già pallettizzato in arrivo via container, “MyFire” dà inizio all’importazione attraverso navi bulk che permetterà invece di lavorare e confezionare a Gaeta una delle materie prime migliori nel mondo del pellet. 

Infatti, Frieda è la prima di una serie di motonavi previste per tutto il periodo autunnale/invernale. Con loro si consolida lo stretto rapporto tra il wood pellet e Gaeta, diventato uno dei principali Hub italiani per questa biomassa rinnovabile.

Il nuovo impianto

La lavorazione del prodotto trasportato da Frieda avviene in un nuovo impianto di produzione del wood pellet. È costato oltre un milione di euro ed ha ampliato così il ciclo di lavorazione del Warehouse di Gaeta. Il nuovo impianto è il primo sito in Italia che ottiene la certificazione ENplus A1: è il protocollo che garantisce il rispetto dei più rigidi criteri ed i più alti standard di qualità; nel mondo dei pellet è la certificazione più importante.

Il Warehouse è presso il porto di Gaeta. Svolgerà la funzioni di piattaforma distributiva per tutto l’area geografica del centro-sud Italia.

Chi è MyFire

MyFire” è un’azienda italiana nata nel 2014, che importa, confeziona e distribuisce in tutta Italia wood pellet da riscaldamento. Il prodotto transita via Bulk e viene pallettizzato nei principali porti italiani come Gaeta, Oristano, Cagliari, Catania, Gioia Tauro e Ravenna.

L’impianto 4.0 di Gaeta

La stretta partnership con “Intergroup” – azienda di logistica integrata con sede nel centro di Roma, presente sul territorio italiano con 2 Terminal portuali e 7 piattaforme logistiche – permetterà ora al pellet “MyFire” una rapida distribuzione in tutto il paese.

Intergroup era stata fondata nel 1986 da Nicola Di Sarno. Dal 2017 si è concentrata su un processo di internazionalizzazione, aprendo l’ufficio nel centro di Londra e iniziando a fare logistica anche nel Regno Unito.

Non è un caso se Intergroup ha fatto parte delle aziende scelte dalla Regione Lazio per ottenere i contributi sull’innovazione. Il suo progetto si è classificato al primo posto su 294 progetti presentati da altre aziende del Lazio.

L’azienda di Gaeta è stata premiata per il lavoro svolto con l’obiettivo di creare innovazione nel settore industriale della logistica. Gli investimenti previsti sono stati giudicati idonei a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, a generare positive economie di scala ed infine a creare nuova occupazione in regione.

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