Asi unico, la Regione detta la linea a Francesco De Angelis

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Consorzio industriale unico, la Regione Lazio ha fornito le tappe e le scadenze. La costituzione entro il 30 aprile del 2020. Ecco come

Pierfederico Pernarella per IL MESSAGGERO

Il processo di riorganizzazione dei Consorzi industriali del Lazio con l’istituzione di nuovo soggetto unico dovrà concludersi entro il 30 aprile dell’anno prossimo. È il tempo massimo concesso dalla Regione Lazio in una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi in cui vengono fissate le direttive a cui dovrà attenersi il commissario unico Francesco De Angelis, nominato alla guida di questa fase di transizione lo scorso dicembre.

L’unificazione dei Consorzi industriali del Lazio, spiega la Regione, si è resa necessaria «alla luce dei cambiamenti intervenuti nel tessuto produttivo del territorio in campo economico, tecnologico, in linea con le tendenze della più moderna politica industriale».

I Consorzi industriali che saranno interessati dalla riforma sono cinque: Rieti, Roma e Latina, Sud Pontino, Lazio meridionale (Cosilam), Frosinone. Il nuovo ente avrà un unico Consiglio di amministrazione, ma saranno mantenuti gli attuali livelli occupazionali e sarà garantita la continuità operativa delle attuali sedi dei consorzi. L’obiettivo è quello di razionalizzare l’attività amministrativa, contenere i costi e quindi offrire servizi omogenei su tutto il territorio regionale. In questo modo, la Regione Lazio intende dotarsi di una «nuova politica industriale capace di attrarre investimenti sul nostro territorio».

Nel documento approvato dalla giunta sono state fissate anche le priorità: «Il Consorzio Unico – si legge – ha come scopo prioritario il recupero, la valorizzazione e/o il completamento delle aree industriali esistenti, dando essenziale rilievo agli insediamenti in aree urbane periferiche; al riutilizzo di siti dismessi alla realizzazione di poli produttivi integrati».

I TEMPI

Il processo di riordino, di cui dovrà occuparsi il commissario unico, si svilupperà in due distinte fasi. Una prima di natura ricognitoria. Dovranno essere svolte un’analisi e una valutazione del patrimonio dei Consorzi e quindi, sulla base di questi dati, dovrà essere predisposto e approvato il progetto di integrazione. Questa prima fase, secondo il cronoprogramma fissato dalla Regione, dovrà concludersi entro il prossimo 30 luglio.

A quel punto si dovrà passare alla programmazione dell’attività del nuovo ente con la predisposizione di un piano economico che dovrà essere approvato entro il 30 settembre. Entro il mese successivo dovrà essere redatto lo Statuto del Consorzio Unico e quindi entro il 30 aprile si dovrà arrivare alla Costituzione con le elezioni e la successiva nomina degli organi consortili.

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