Asl, si studia la exit strategy. Mastrobuono: «Mai vista tanta ignoranza»

Un piano d’emergenza: o come dicono ai piani alti della Cabina di regia per la Sanità nel Lazio “una exit strategy“. Stanno iniziando a studiarla a Roma per applicarla nel caso in cui il giudice del Lavoro di Frosinone dovesse accogliere il ricorso presentato dal sindacato Ugl. E’ l’atto con cui si chiede di annullare la nomina bis di Luigi Macchitella al timone della Asl di Frosinone. Perché fatta in violazione della norma che vieta incarichi di qualsiasi genere nella Pubblica Amministrazione se si hanno più di settant’anni. E perché – sostiene il ricorso – quello affidato al commissario non è un incarico onorario come scritto nel decreto di nomina. Ma remunerato con un compenso adeguato ad un direttore generale.

La exit strategy in fase di studio prevede la nomina di un commissario con cui sostituire Luigi Macchitella. Ma solo per un periodo ponte. Al massimo fino all’estate. E poi procedere con la nomina di un Direttore Generale con pieni poteri. A cosa serve quel periodo di interregno? Ad individuare l’uomo giusto da assegnare a via Armando Fabi. Non un locale, non una persona che possa essere tirata per la giacca dalle due anime del Pd, non una persona troppo collocabile politicamente per evitare il bombardamento di Forza Italia. Un tecnico di esperienza. Soprattutto che riscuota la fiducia di Nicola Zingaretti. Come Luigi Macchitella: esperto, di area ma non proveniente dalle file dei due Franceschi del Pd, capace di dialogare anche con Mario Abbruzzese, consapevole che le decisioni vanno concordate con la Cabina di Regia.

In attesa del giudice ed in attesa della riunione nella quale decidere il futuro di Neurochirurgia, rompe il silenzio una voce scomoda. E’ quella di Isabella Mastrobuono: direttore generale bocciata dalla Regione e riabilitata senza tentennamenti dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale.

Di fronte allo stop imposto a Neurochirurgia ed all’intero piano di riordino della Sanità ciociara disegnato dal commissario Macchitella, Isabelita ha parlato. Ed ha detto: «La neurochirurgia non è una disciplina che si occupa solo dei tumori. E’ fondamentale la presenza di un neurochirurgo nel caso di ictus emorragici. Per questo avevo cercato e trovato i finanziamenti per il reparto dedicato all’ictus. Ed avevo previsto una attività neurochirurgica sulla base di dati epidemiologici. Mai vista tanta ignoranza programmatoria. Mai… »

§

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright