Aspettando Silvio: Bannon e Casalino nel mirino, ma l’accordo con la Lega non scalda i cuori

Attesa per il discorso di Silvio Berlusconi a Fiuggi. Le distanze con gli alleati sono notevoli e le intese limitate ai livelli locali sono il miglior risultato possibile al momento. Intanto è il Movimento Cinque Stelle il nuovo nemico

Tra poco Silvio Berlusconi illustrerà il nuovo manifesto di Forza Italia. Alcune certezze ci sono già. Intanto per quanto riguarda il Partito.

 

Grande attenzione ai social e ai nuovi mezzo di comunicazione per cercare di rilanciare i sondaggi in attesa del consenso vero. Quindi, scontro frontale con il Movimento Cinque Stelle, come il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha fatto capire in questi giorni.

Soprattutto ieri, quando ha detto che le intercettazioni di Rocco Casalino, portavoce del governo, ricordano metodi da epurazione. Nel caso specifico per i tecnici del ministro Tria.

 

Ma rimane il rapporto con la Lega e con Fratelli d’Italia la vera incognita. Perché ieri, mentre da Fiuggi arrivavano nuove bordate contro l’ex consigliere politico di Donald Trump, Steve Bannon, lo stesso Bannon furoreggiava al convegno organizzato da Giorgia Meloni.

A proposito, a quel convegno era stato invitato anche il leader della Lega Matteo Salvini, che invece a Fiuggi nessuno ha voluto. E Salvini non ha mancato si specificare che avrebbe voluto Fratelli d’Italia al governo, ma non Forza Italia. 

Le alleanze a livello locale sono una cosa, ma senza uno sbocco nazionale restano secondarie. In passato Pci e Psi erano spesso insieme al governi di Comuni, Province e Regioni, ma a livello nazionale i Socialisti craxiani stavano con la Dc.

Non con il Partito Comunista. Impossibile che la Lega rompa l’accordo con i Cinque Stelle. Tra Forza Italia e Carroccio si punta ad una tregua, in attesa di capire cosa potrà succedere.

Ma Forza Italia ha la necessità di aumentare i voti ed evitare sul serio l’opa ostile di Salvini.