L’asse Venturi-Sardellitti e il ritorno di Daniela Bianchi

Al convegno dell’associazione politico-culturale si rivede l’ex consigliere regionale. E non solo. Nel Partito Democratico che sta cambiando non si escludono sorprese. Intanto i due consiglieri comunali di Frosinone fanno capire a tutti che nel capoluogo bisognerà fare i conti con loro. Non c’era Fabrizio Cristofari.

L’ex consigliere regionale Daniela Bianchi, fedelissima di Nicola Zingaretti nella scorsa consiliatura ma “allergica” al Pd, soprattutto a quello locale. L’ex consigliere comunale di Frosinone Andrea Turriziani, che nel Pd c’è stato ma poi è scappato. L’ex sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta, il mentore di Francesco Scalia, a sua volta mentore di Antonio Pompeo. Francesco Brighindi, ex presidente del circolo frusinate del Pd. E poi tanti altri amministratori. Tutti presenti al convegno “Il coraggio di cambiare” dell’associazione politica e culturale Dems. Dove l’acronimo sta per Democrazia Europa Società.

 

Un convegno che ha fatto capire a tutti come nel Pd frusinate c’è ormai un asse fortissimo tra i consiglieri comunali Norberto Venturi e Alessandra Sardellitti.

Intenzionati ad andare avanti nel proposito di costituire un contenitore più ampio di quello del Pd. Non c’erano gli altri due esponenti del gruppo consiliari. Non il capogruppo Angelo Pizzutelli (in rotta sia con Venturi che con la Sardellitti). Non l’ex candidato a sindaco Fabrizio Cristofari. Mentre c’erano Alessandra Maggiani e Marco Sarracino, entrambi del Pd.

 

Ma dove vuole arrivare Dems? Intanto a fare battaglie civili sul territorio. Soprattutto sull’ambiente, sull’inquinamento della Valle del Sacco. Un tema molto caro a Norberto Venturi da sempre. Un tema che da anni è il cavallo di battaglia di Daniela Bianchi. C’è un mondo di centrosinistra che potrebbe riavvicinarsi con un Pd diverso.

Bisognerà vedere quello che succederà a livello nazionale. Con Nicola Zingaretti che appare lanciato verso la segreteria, soprattutto adesso che Marco Minniti si è ritirato. Ma attenzione anche alle mosse di Matteo Renzi, che potrebbe svuotare o indebolire il Pd. (leggi qui le anticipazioni Minniti rinuncia alla candidatura: non si fida dei renziani)

Un’associazione politico-culturale può rappresentare un punto di osservazione privilegiato in questa fase. La strategia di Norberto Venturi e Alessandra Sardellitti è quella dell’inclusione.

Guardando anche fuori dal partito.