I segnali nascosti nelle liste per le Regionali del Pd

Tra le righe delle candidature per l'Assemblea regionale Pd sono nascosti alcuni chiari segnali. Che danno le prime indicazioni in vista delle Comunali di Cassino e di Alatri. Ma anche per le Politiche

Al momento della lettura della lista con i candidati all’Assemblea Regionale del Partito Democratico, Simone Costanzo ha iniziato a scuotere la testa. Ed ha fatto capire a tutti che non era d’accordo sulla candidatura di Barbara Di Rollo come capolista a Cassino in quell’organismo.

L’Assemblea è lo strumento che dovrà scegliere tra Claudio Mancini, Andrea Alemanni e Bruno Astorre se nessuno di loro alle Primarie centrerà almeno il 50% dei voti popolari.

Non è d’accordo per due motivi. Il primo è personale: il loro tandem alle scorse Regionali non ha funzionato come doveva, qualche piccola ruggine è rimasta. Il secondo è politico: candidare oggi Barbara Di Rollo significa mandare un segnale fortissimo ad una città nella quale l’amministrazione comunale di Centrodestra è collassata. E per questo potrebbe andare alle urne molto presto, se il sindaco Carlo Maria D’Alessandro deciderà di fare un dispetto a tutti quanti confermando la sua uscita dalla politica.

Quella candidatura ha il sapore di una prelazione in vista delle prossime comunali. O forse di un test. Al punto che Giuseppe Golini Petrarcone, due volte sindaco della città, è stato collocato al secondo posto alle spalle di donna Barbara.

Simone Costanzo scuoteva la testa perché ha ben chiaro in mente che quella candidatura, in quella posizione, in questo momento, è in grado di generare una spaccatura più catastrofica di quella che due anni e mezzo fa ha consegnato Cassino al centrodestra.

Perché Marino Fardelli sta costruendo con pazienza la sua candidatura a sindaco e la presenterà: o con il Pd a sostenerlo o a capo di uno schieramento civico. Perché l’avvocato Sarah Grieco vuole giocarsi la partita fino in fondo, sostenuta dai voti di Francesco Mosillo. E anche perché nel Centrosinistra c’è la sensibilità che fa riferimento a Salvatore Fontana e Alessandro D’Ambrosio.

Vero che la candidatura di Barbara Di Rollo è all’interno di un organismo di partito, in rappresentanza di una parte sola: quella che sostiene Bruno Astorre.

Ma lanciata nella mischia in questo modo rischia di far deflagrare di nuovo tutto il pd Cassinate. Ecco perché Costanzo scuoteva la testa.

 

Le candidature presentate l’altro giorno da Francesco De Angelis durante l’iniziativa fatta in presenza di Bruno Astorre hanno fornito anche altre chiavi di lettura per le prossime comunali.

Nella lista per l’area Nord, ad esempio, è chiara la conferma dell’asse tra Fabio Di Fabio ed il capogruppo Dem in Regione Lazio, Mauro Buschini. Che viene letta come un’indicazione per il dopo Giuseppe Morini in municipio: un evidente ‘benedizione’ di Buschini (e De Angelis) in vista delle strategie per le prossime Comunali.

 

Non solo Comunali. Ma anche Politiche. Il ‘distinguo‘ di Sara Battisti (resto nella componente di Francesco De Angelis ma a differenza sua voterò il candidato Orfiniano Claudio Mancini) è una mossa che può valere un posto in Parlamento se dovesse cadere l’alleanza M5S – Lega dopo le Europee.

Perché se il congresso nazionale lo dovesse vincere la mozione che si contrappone a Nicola Zingaretti, cioè il fronte anti governatore del Lazio nel quale militano gli orfiniani, scatterà una pulizia etnica. Che riguarderà le liste con le candidature per Camera e Senato. E in provincia di Frosinone, l’unica bandiera nel fortino orfiniano è quella della consigliera regionale Sara Battisti. Logico che la candidatura spetterebbe a lei: quantomeno un diritto di prelazione.

Ecco perché l’altro giorno, al momento dell’annuncio, molti mugugnavano. Simone Costanzo non è solo.