Assessorato, le tre opzioni per il sindaco

Le tre opzioni a disposizione del sindaco Natalia per agire dopo le dimissioni del suo assessore al Bilancio. Ma ognuna contiene vantaggi e svantaggi. Ecco quali

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Una cosa almeno è chiara: la poltrona di assessore al Bilancio del comune di Anagni non verrà assegnata fino a dopo il consiglio del 19 maggio. E forse anche dopo le cose rimarranno così. Il problema è che, comunque vada, le scelte fatte (o non fatte) dal sindaco Daniele Natalia diranno molto su come il primo cittadino intende affrontare i mesi che lo separano dalle elezioni comunali. (leggi qui: De Luca si dimette e mette in dubbio il bis di Natalia).

Ed in ogni caso, qualunque scelta verrà fatta, è destinata ad avere un margine di criticità importante.

L’indicazione interna

Giuseppe De Luca

Daniele Natalia potrebbe decidere di seguire la strada indicata dallo stesso assessore dimissionario Giuseppe De Luca; e cioè sentire ufficialmente i componenti del suo gruppo Anagni in comune e seguire le indicazioni che riceverà sul nome del successore. Che, va da sé, in questo caso dovrebbe essere nominato all’interno del gruppo stesso.

Scelta che garantirebbe continuità e mantenimento degli equilibri. Ma che avrebbe un difetto; quello di confermare, in pratica, le critiche fatte da De Luca in merito alla mancanza di collaborazione tra le anime della maggioranza. Perchè se accetti le indicazioni del Gruppo a cui appartiene l’assesore che si è fatto da parte, implicitamente riconosci la validità di quelle critiche. (Leggi qui La verità dell’ex assessore: “Molti si lamentano, io ho agito”).

Non è un bel risultato.

La via nuova

Il sindaco potrebbe dare spazio ad un nuovo elemento; nello specifico, il nome che si fa più sentire è quello di Guglielmo Vecchi di Idea Anagni.

Scelta ineccepibile sul piano delle competenze. Che avrebbe però il risultato di alterare gli equilibri interni. Perché si darebbe spazio ad un gruppo di fatto arrivato da poco in maggioranza; cosa che potrebbe suscitare le invidie di altri esponenti della stessa coalizione. Scelta che verrebbe inevitabilmente vista in chiave di fedeltà politica più che di merito, visto che si darebbe spazio a coloro che finora hanno manifestato maggiore adesione alle linee del sindaco.

Una scelta che, inoltre, suonerebbe come una mancanza di volontà di ascoltare le critiche dell’ex assessore.

Sindaco ad Interim

Daniele Natalia e Vittorio D’Ercole

Oppure, ed è l’ultima opzione, il sindaco potrebbe decidere di mantenere fino alla fine l’interim della delega al Bilancio. Una scelta non nuova in termini politici ad Anagni, visto che già per quanto riguarda un’altra delega pesante, quella ai Lavori Pubblici, dopo l’uscita di scena di Pace, prima dell’arrivo di Vittorio D’Ercole, Natalia a lungo aveva tenuto le chiavi di quell’assessorato.

Potrebbe quindi farlo anche a proposito del Bilancio. Ma anche in questo caso la scelta verrebbe vista come un arroccamento, come la volontà non di risolvere, ma di gestire la situazione nel modo più tranquillo ed indolore possibile, per evitare traumi e distorsioni di equilibri elettorali.

Comunque la si veda quindi, la scelta che il sindaco farà minaccia di non portare nessun risultato positivo nei prossimi mesi per la maggioranza anagnina.